«Il carcere uccide. No al 41 bis – liberi tutti», trovato l’autore delle scritte sul muro della scuola elementare di Calimera

Trovato il presunto autore delle scritte comparse sui muri di Calimera il giorno delle celebrazioni per Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Falcone

«Indignazione». Era questo il sentimento comune dei cittadini di Calimera quando sono state scoperte alcune scritte offensive sul muro della scuola elementare che si affaccia su via Kennedy e sulla parete in via San Giovanni Bosco, non lontano dall’istituto. Con lo spray di colore nero erano state impresse delle frasi tipo: il carcere uccide, antimafia tortura, no al 41bis, liberi tutti e Alfredo libero. C’era anche la firma, una A cerchiata, simbolo identitario degli anarchici. Un gesto che aveva destato sdegno in una città che, di lì a poco, avrebbe ospitato le celebrazioni per il 60° anniversario della nascita Antonio Montinaro. In piazza del Sole erano attesi cittadini e istituzioni che avrebbero affollato il comune della grecìa salentina, cuore delle iniziative organizzate per ricordare il caposcorta del Giudice Falcone, morto nella Strage di Capaci.

Le indagini

L’eco mediatica era stata tanta, ma ci hanno pensato le indagini svolte dalla Digos a dare un volto e un nome all’autore delle scritte. Grazie alle immagini delle tantissime telecamere installate nel paese e forti della conoscenza dei personaggi che gravitano nell’area anarchica, il presunto autore è stato indentificato e deferito all’Autorità Giudiziaria. Sarebbe un componente del gruppo anarchico di questa provincia. La perquisizione domiciliare ha consentito agli investigatori della Digos di acquisire altri importanti elementi utili, tra cui periodici d’area.