Un corpo senza vita all’interno di un autocompattatore, si tratta del 43enne di Taviano scomparso

Il cadavere è stato trovato nel pomeriggio di oggi presso un’azienda addetta alla raccolta della carta, gli esami hanno stabilito che si tratta di Andrea Ferrari.

Un corpo senza vita stritolato all’interno di un autocompattatore, è questa la drammatica scoperta fatta in un’azienda addetta alla raccolta della carta di Galatone. Il cadavere era irriconoscibile ma gli esami clinici hanno stabilito che si trattava proprio di Andrea Ferrari, il 43enne di Taviano scomparso nella giornata dell’1 gennaio.

L’uomo, si era allontanato da casa nella giornata dell’1 gennaio, a bordo di una Renault Clio, targata CA267HD, di colore grigio. Al momento dell’allontanamento aveva la barba incolta e indossava pantaloni verde militare, un maglione con fascia bordeaux e scarpe da ginnastica bianche. L’ultimo suo avvistamento si è riscontrato nella città di Gallipoli ed è proprio nella “Città Bella” che la sua auto è stata ritrovata all’interno del parcheggio dell’Eurospin, nei pressi di lido San Giovanni.

A denunciare la scomparsa la madre che non vedendolo tornare ha allertato le Forze dell’Ordine e, a seguito della denuncia, la Prefettura di Lecce ha attivato il piano coordinato per la ricerca delle persone scomparse e alle ricerche stanno partecipando attivamente oltre che gli uomini delle Forze dell’Ordine, anche i Vigili del Fuoco, il 118, i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile.

La nota dei Vigili del Fuoco

In serata è giunta la nota dei Vigili del Fuoco che ha confermato la drammatica notizia: “è stato ritrovato, purtroppo senza vita, Andrea Ferrari di Taviano, scomparso il primo gennaio. Nel pomeriggio di oggi, dopo un’attenta ricostruzione investigativa dei Vigili del Fuoco, che avevano iniziato le loro attività partendo dal punto di ritrovamento dell’auto utilizzata per l’ultimo spostamento, all’interno di un’azienda di Galatone che si occupa della raccolta dei cartoni è stato rinvenuto il corpo senza vita dello scomparso”.