Il fenomeno delle truffe ai danni di persone anziane sta assumendo negli ultimi mesi dimensioni sempre più preoccupanti e incontrollabili.
Sono centinaia le denunce presentate giornalmente per raggiri perpetrati ogni volta con le stesse modalità; falsi nipoti, falsi avvocati, falsi poliziotti, falsi carabinieri, falsi funzionari dell’Asl, del Comune, delle Poste e altro ancora.
La fantasia dei truffatori non conosce limiti, ma sostanzialmente il modus operandi è lo stesso. Il truffatore, che quasi sempre si presenta come persona distinta, riesce a carpire la fiducia della vittima utilizzando qualche informazione di cui è venuto a conoscenza per entrare in confidenza con la stessa. Purtroppo, i dati statistici, seppur elevanti, dicono poco sulla reale portata del fenomeno. Il sospetto è che si tratti di un numero in difetto, dal momento che tanti anziani non si rivolgono a polizia e carabinieri: spesso sono soli, non hanno familiari con cui confidarsi e in molti casi non denunciano e non dicono nulla ai familiari per vergogna o per timore di ripercussioni negative nei loro confronti.
Questa tipologia di reato, che ormai ha assunto la connotazione di un vero e proprio allarme sociale, colpisce per la facilità con la quale viene perpetrato e, soprattutto, perché ferisce le persone più fragili del tessuto sociale. In alcuni casi, la prontezza di reazione di qualche familiare o di qualche arguta vittima ha consentito alle Forze dell’ordine di identificare ed assicurare alla giustizia alcuni truffatori, ma è comunque un esiguo risultato se confrontato con i numeri elevati dei reati perpetrati. Per questo bisogna puntare il più possibile sulla prevenzione per arginare questo deplorevole fenomeno.
Il Ministero dell’Interno, da anni impegnato anche su questo fronte, ha elaborato il vademecum che si allega, contenente suggerimenti utili ad aiutare gli over 65enni a difendersi dai truffatori, grazie a piccoli accorgimenti.