L’Orsa Amarena uccisa a fucilate. È mai possibile nel 2023?

Quando si sente di qualcuno che spara agli animali per paura, ci sembra di tornare indietro a tempi remoti. L’orsa era inoffensiva e conosciuta da tutti.

Siamo in Abruzzo, nel parco nazionale più importante d’Italia per quanto riguarda la varietà di mammiferi presenti, e c’è ancora chi spara agli animali selvatici.

Degli animali potevano aver paura gli uomini delle caverne, ma gli uomini del 2023 non possono averne e non devono mai commettere spropositi come quello accaduto a San Sebastiano dei Marsi.

Proprio l’altro giorno avevamo esultato, con non poca emozione, per le immagini che avevano fatto il giro del web e che ritraevano l’orsa Amarena e i suoi cuccioli per le strade del paese. Mai immaginando che a poche ore di distanza avremmo ricevuto una notizia così ferale.

Bisogna ricordare che esistono misure di compensazione e di ristoro per le predazioni di animali selvaggi, in tutte le regioni, specialmente in Abruzzo, ma anche in Puglia, perché riportandoci al nostro territorio non bisogna dimenticare che i rischi sono i medesimi, non certamente per la presenza di orsi, ma per i lupi che sono tornati ad abitare ovunque e che in qualche situazione hanno aggredito il bestiame. 5 anni fa nei dintorni di Porto Cesareo un lupo venne trovato morto, crivellato da colpi di fucile a pallettoni. Un episodio di giustizia sommaria che non può mai essere giustificato.