Mentre il Governatore Michele Emiliano sta pensando alla possibilità di obbligare chiunque torni in Puglia a restare a casa 14 giorni per evitare eventuali rischi e contenere i contagi, così come accaduto dopo la fuga dalla Lombardia e dalle zone rosse, la curva continua a scendere.
Se ieri la conta dei positivi si era fermata a 10, su poco meno di mille test, oggi – come si legge nell’ultimo aggiornamento del bollettino epidemiologico – sono 22 i nuovi casi di Coronavirus su 1.520 tamponi. Così divisi:
- 0 nella Provincia di Bari
- 15 nella Provincia di Foggia
- 3 nella Provincia Bat
- 0 nella Provincia di Taranto
- 0 nella Provincia di Brindisi
- 4 nella Provincia di Lecce

Due sono stati i decessi, registrati entrambi in provincia di Bari. Invece, sono 654 i pazienti guariti, +13 rispetto al dato di ieri.
Il totali complessivo, quindi, parla di 3.980 casi riscontrati in regione, così suddivisi nelle relative province:
- 1.285 nella Provincia di Bari
- 371 nella Provincia di Bat
- 554 nella Provincia di Brindisi
- 1.004 nella Provincia di Foggia
- 480 nella Provincia di Lecce
- 255 nella Provincia di Taranto
- 29 attribuiti a residenti fuori regione
- 2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Gli attuali positivi, invece, sono 2.919, in lieve aumento (+7) rispetto alla giornata di ieri: di questi, 448 sono ricoverati con sintomi, 51 in terapia intensiva; il resto (2.420) si trovano in isolamento domiciliare.
Terzo caso positivo a Cursi
Come si legge sulla Pagina Facebook ufficiale dell’Amministrazione comunale, Cursi aggiunge un nuovo caso di Coronavirus, ai due già “contati”. Tutti i familiari e le persone che hanno avuto contatti con la persona risultata positiva sono costantemente monitorati dall’Autorità sanitaria. Per alcuni è scattato anche l’isolamento volontario obbligatorio. Per spezzare la catena e limitare, il più possibile, da diffusione del virus è importante rispettare le regole imposte e le disposizioni normative contenute del decreto del presidente del consiglio dei Ministri del 26 aprile. L’amministrazione raccomanda la massima prudenza.
