Usura all’agenzia funebre di fronte alla caserma dei Carabinieri. Arrestato 73enne

Arrestato per usura ai danni di un agenzia funebre.

Finito nel mirino dei Carabinieri che lo hanno osservato per mesi, un 73enne originario di San Cesareo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per usura ai danni dell’agenzia funebre di via Lupiae.

Già dalla scorsa estate i Carabinieri della compagnia di Lecce avevano notato strani movimenti intorno all’agenzia di onoranze funebri in via Lupiae, proprio di fronte alla loro caserma. La situazione era sospetta. Il 73enne, originario di San Cesareo, che discuteva con l’imprenditore dell’esercizio era infatti già noto alle forze dell’ordine perché indicato, in passato, da alcuni collaboratori di giustizia come persona ben inserita negli ambienti criminali che contano, in particolare nel circuito usurario, pur non essendo  mai stato condannato per associazione mafiosa.

I militari così  decidono di informarsi e chiedere spiegazioni e progressivamente inizia ad emergere la vera ragione degli incontri: il titolare dell’agenzia è sottoposto ad usura dal 73enne e gli incontri sono finalizzati ad invitarlo a versare gli interessi capestro.

L’indagine inizia così e si sviluppa con l’osservazione degli incontri, puntualmente annotati, l’acquisizione della documentazione relativa alle dinamiche bancarie e delle dichiarazioni da parte delle vittime che, messe di fronte all’evidenza dei fatti, non hanno potuto più coprire l’usuraio, pena una denuncia per favoreggiamento.  

L’uomo è stato accusato di usura e tentata estorsione proprio nei confronti dei titolari della citata impresa, ma anche di abusiva attività finanziaria, reato previsto dal testo unico bancario.

Questa mattina, Francesco De Vergori, vista l’età, è stato ammesso agli arresti domiciliari dal Giudice per le indagini preliminari Cinzia Vergine che ha emesso la misura su richiesta del Pubblico Ministero Alessio Coccioli della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce. L’uomo è assistito dall’avvocato Elsa Belmonte. Il nome in codice dell’operazione è “Resurrezione”



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