8 i morti e più di 10 mila le persone evacuate, 23 i comuni allagati e 14 i fiumi esondati. Il conteggio parziale dei danni arriva a 300 milioni di euro. È questo il tragico bilancio delle alluvioni che in questi giorni stanno flagellando senza sosta l’Emilia Romagna e i numeri, sfortunatamente, non fanno che peggiorare di ora in ora.
Sul posto sono impegnati i Vigili del Fuoco, impegnati in questi momenti frenetici a coordinare gli aiuti alle popolazioni vittime di quello che si può definire senza se e senza ma, un vero disastro ambientale.
Come accaduto in altre situazioni simili, terremoti per fare un solo esempio, ancora una volta il Salento ha risposto presente, con una Sezione Operativa del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce.
I soccorritori acquatici, stanno effettuando, a bordo di piccoli gommoni, attività di ricerca e soccorso. Attualmente, in Emilia Romagna, sono impegnati 750 Caschi Rossi, quasi 300 nella sola provincia di Forlì Cesena, 400 le unità giunte come rinforzo dalle altre regioni: 250 sono soccorritori acquatici, 65 esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 15 sommozzatori. Dei 250 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 25 sono piccoli natanti, 4 gli anfibi, 5 elicotteri e 10 droni.
Nelle Marche, dove la situazione è al momento in fase di miglioramento, tra le province di Fermo e Pesaro Urbino sono al lavoro 150 vigili con 50 mezzi

