Nella tarda serata di ieri – presso un esercizio commerciale di Surbo – i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Lecce hanno rintracciato e tratto in arresto Domenico Vitale, 44enne pregiudicato del capoluogo salentino, attualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. L’arresto è stato operato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare – richiesta dagli stessi militari – inoltrata dal Pm Dott.ssa Roberta Licci, ed emessa ieri dal GIP leccese. A Vitale sono stati contestati la violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, resistenza a pubblico ufficiale, il danneggiamento di un’autovettura dei Carabinieri, ed infine l’indebito utilizzo di una carta Bancoposta proveniente da un furto in appartamento.
I fatti contestati risalgono alle prime ore della mattina di domenica 3 aprile scorso, allorquando – intorno alle ore 6.50 – una pattuglia di Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile veniva inviata dalla Centrale Operativa in Piazza Napoli, a Lecce, dopo la segnalazione di una persona travisata da passamontagna che si trovava in prossimità dello sportello Bancoposta dell’Ufficio Postale interessato. Una volta giunta sul posto in brevissimo tempo, la pattuglia scorgeva un’autovettura Alfa Romeo 156 di colore nero, con all’interno una persona al posto di guida che, al passaggio dell’autovettura di servizio, si voltava proprio in direzione dei militari intervenuti. In quel frangente, uno dei militari di pattuglia ha riconosciuto il pluripregiudicato. Nel frattempo, nei pressi dello sportello Bancoposta, vi era un’altra persona dal volto coperto che alla vista dei Carabinieri è salito subito a bordo dell'Alfa.
A quel punto, i Carabinieri si sono frapposti con la loro auto davanti alla vettura condotta da Vitale al fine di bloccarlo unitamente al complice, ma costui, per darsi alla fuga, ingaggia un inseguimento con gli uomini dell’Arma, speronando l’autovettura di servizio. L’inseguimento che ne scaturiva, con sirene e lampeggianti attivati, si è protratto per oltre 25 minuti, tra manovre spericolate e infrazioni al Codice della Strada tali da creare un grande pericolo per l'incolumità degli stessi militari e degli altri utenti della strada. Infatti, dopo aver percorso a folle velocità le vie del centro urbano, alcune strade provinciali ed interpoderali, sfiorando concretamente in più circostanze la collisione con altri veicoli, i fuggitivi erano riusciti a far perdere le proprie tracce.
Quindi i Carabinieri si sono immediatamente recati presso l’abitazione di Vitale, non trovando nessuno. Le ricerche dell’Alfa 156, intestata comunque ad un suo parente e non risultata rubata, non hanno fornito però alcun risultato, anche perché la stessa vettura era rimasta nella disponibilità dell’altro complice di cui non si conosce l’identità. In quella circostanza, i carabinieri vennero a conoscenza dell’obbligo di soggiorno. Addirittura, non possedeva nemmeno la patente di guida poiché revocata in passato e mai concessa nuovamente. Nell’immediatezza dei fatti, anche al fine di approfondire dal punto di vista investigativo in maniera precisa e puntuale tutta la vicenda, i Carabinieri, di concerto con la Procura di Lecce, hanno provveduto solo a denunciarlo a piede per quei reati poi contestati anche nell’ordinanza di custodia cautelare, e che la scorsa notte hanno portato al suo arresto ed alla sua traduzione presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.
Le successive indagini dei Carabinieri sono proseguite poi nei giorni successivi all’evento, presso l’Ufficio Postale di Piazza Napoli, dove il lui ed il complice erano stati adocchiati mentre uno aspettava in auto e l’altro armeggiava sul sistema ATM: qui si acquisivano le immagini del sistema di videosorveglianza e gli estratti delle operazioni dell’ATM, dai quali è emerso anche che il complice aveva effettuato dei prelievi con una tessera Bancoposta intestata ad una signora di Novoli, che ne aveva subito il furto proprio quella stessa notte nel suo appartamento, è ciò si è rivelato utile per aggravare ulteriormente la posizione di Vitale, così come anche riportato nel provvedimento di arresto.
Nella circostanza dell’arresto, prima del suo accompagnamento in carcere, questa notte sono state contestate pure tutte le infrazioni al Codice della Strada da lui commesse mentre era alla guida dell’Alfa 156 durante l’inseguimento dei Carabinieri, che vanno dalla guida senza patente al non essersi fermato all’alt dei Carabinieri, dalla velocità eccessiva al sorpasso vietato in prossimità di curve ed incroci, comminandogli delle sanzioni anche pecuniarie per un importo totale di circa 5.250 euro.
