Al cambio del vento, odore di marijuana nell’aria: in casa ne aveva sei piante

Ai carabinieri arriva la segnalazione di odori ‘particolari’ nell’aria da parte di qualche cittadino. Poi effettuano una perquisizione domiciliare nella casa di un galatinese, trovando sei piante di marjuana coltivate con impianto Hi-tech.

I militari della Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallipoli hanno – nella tarda mattinata odierna – proceduto all’arresto di un uomo di Galatina, Davide De Paolis, con l’accusa (dalla quale ora dovrà difendersi) di detenzione ai fini di spaccio e coltivazione abusiva di sostanze stupefacenti. I Carabinieri tenevano sotto osservazione il soggetto da ormai qualche settimana, da quando cioè avevano notato che lo stesso – da qualche tempo – si accompagnava a tossicodipendenti ed a pregiudicati del posto. Costoro, oltretutto, spesso venivano visti nei pressi o addirittura all’interno della sua abitazione.

Non solo. Più di un cittadino aveva segnalato che al cambiare del vento uno strano odore, tipico della marijuana, si alzava nell’aria. Visti questi elementi questa mattina all’alba, dopo aver verificato la presenza dell’autovettura di De Paolis parcheggiata sotto casa, i militari sono entrati in casa, effettivamente, hanno trovato sei piante di marijuana all’interno di una serra che lui aveva appositamente realizzato in una stanza dell’appartamento. Erano della lunghezza di 120 cm circa ciascuna, nonché oltre un etto di sostanza stupefacente purissima ed in fase di essiccazione. Durante la perquisizione domiciliare, peraltro, i militari hanno rinvenuto anche materiale per il confezionamento dello stupefacente.

A stupire i Carabinieri però è stata "l’avanguardia” con cui il soggetto aveva realizzato all’interno di una stanza dell’abitazione una vera e propria serra che nulla avrebbe da invidiare ai migliori vivai: dotata di impianti di irrigazione, umidificazione, ventilazione e riscaldamento provvisti di timer e totalmente automatizzati.

Lui, pizzaiolo di sera e (sostengono i militari) spacciatore di giorno, ha spiegato come “non avesse tempo” per dedicarsi manualmente alle piante, da qui l’esigenza di predisporre un vero e proprio vivaio Hi-tech.

Su disposizione del P.M. di turno, Dott. Emilio Arnesano, dopo le formalità di rito è stato condotto nella propria abitazione dove dovrà rimanere in regime di arresti domiciliari.



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