Bonus Auto 2021: incentivi fino a 8.000 euro. Tutte le novità, su come ottenerlo

Prorogato il Bonus auto 2021 del Decreto Sostegni, per rottamare i vecchi veicoli inquinanti e le auto usate. Ecco tutte le novità introdotte.

Grazie a un emendamento approvato in Commissione al bilancio al Decreto Sostegni Bis e poi recepito nel Maxi Emendamento del Governo, arrivano altri 350 milioni di euro di incentivi per ottenere il bonus auto.

L’incentivo, chiamato Ecobonus, doveva scadere lo scorso 30 giugno 2021, così come previsto nell’ambito del testo originario del Decreto, ma è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Tale bonus serve a rottamare il vecchio veicolo inquinante e può essere utilizzato anche sulle auto usate.
La grande novità riguarda però i veicoli usati: il bonus auto da adesso vale non solo per chi acquista in Italia un autoveicolo nuovo di fabbrica, di categoria classica, speciale o commerciale, ma anche per chi ne acquista uno usato.

Per ottenere l’ecobonus vi sono una serie di e una rinnovata suddivisione dei fondi.

Bonus auto 2021: a chi spetta

Così come previsto nell’ambito della Legge di Bilancio 2021, gli incentivi sono rivolti a chi acquista, o anche in locazione finanziaria, da immatricolare in Italia: Automobili Categoria M1 ovvero automobili destinate al trasporto di persone con massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e dotate di almeno quattro ruote.

Devono essere: nuove di fabbrica; con emissioni di CO2 non superiori a 135 grammi per km; acquistate ed immatricolate in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 con il prezzo di listino che non superi i 50.000 euro, IVA esclusa (fino a 60 g/km di CO2) o i 40.000 euro, IVA esclusa (fino a 135 g/km di CO2).

Veicoli commerciali N1 e M1 speciali destinati al trasporto di merci come: veicolo blindato; camper; auto funebre; ambulanza; veicolo con accesso per sedia a rotelle.

Tali mezzi devono essere nuovi di fabbrica, la massa totale a terra non deve essere superiore a 3,5 tonnellate, devono essere acquistati in Italia dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Inoltre, devono essere intestati da almeno 12 mesi allo stesso soggetto del nuovo veicolo o a uno dei familiari conviventi e omologato fino alla classe 4. È opportuno che siano alimentati secondo la tabella prevista in Legge di Bilancio, ovvero deve trattarsi di veicoli: esclusivamente elettrici; ibridi o ad alimentazione alternativa; altre tipologie di alimentazione riconosciute dalla legge (ad esempio benzina, gasolio, benzina-Gpl, metano, miscela e petrolio).

L’importo per le categorie M1

Le agevolazioni hanno subito diversi cambiamenti a partire dalle Legge di Bilancio 2019 fino ad arrivare all’ultimo Decreto Agosto.

Con la Legge di Bilancio 2021 il bonus auto per i veicoli di categoria M1 è stato così suddiviso: Emissioni minori o uguali a 20 grammi di CO2 per km, dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2021: 2.000 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 4, immatricolato prima del 1° gennaio 2011. Contributo da 1.000 euro senza rottamazione; emissioni minori di 20 e fino a 60 grammi di CO2 per km dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2021: 2.000 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 4, immatricolato prima del 1° gennaio 2011. Bonus da 1.000 euro senza rottamazione; emissioni tra 60 e 135 grammi di CO2 per km dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2021: 1.500 euro con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato ad una classe inferiore ad Euro 6 e immatricolato prima del 1° gennaio 2011.

L’importo delle agevolazioni per i veicoli N1 e M1 speciali

Per i veicoli di categoria M1 speciali e per i veicoli commerciali N1 invece: da 0 a 1,999 tonnellate: il bonus per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 4,000 euro, pari a 2.000 per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e pari a 1.200 euro per altri tipi di alimentazione. Senza rottamazione il bonus è pari a 3.200 euro pari a 1.200 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa. L’importo è di 800 euro per altre tipologie di alimentazione; da 2 a 3,299 tonnellate: il bonus per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 5.600 euro, pari a 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e pari a 2.000 euro per altri tipi di alimentazione. Senza rottamazione il bonus è pari a 4.800 euro, pari a 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa. Ammonta a 2.000 per le altre tipologie di alimentazione; da 3,3 a 3,5 tonnellate: il bonus auto per i veicoli esclusivamente elettrici è pari a 8.000 euro, 4.400 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa, 3.200 euro per altri tipi di alimentazione.

Senza rottamazione il bonus è pari a 6.400 euro per i veicoli elettrici, 2.800 euro per i veicoli ibridi o ad alimentazione alternativa e 2.000 euro per altre tipologie di alimentazione.

Bonus Auto: come fare domanda

Per ottenere il bonus auto 2021 c’è tempo fino al 31 dicembre 2021. La procedura è suddivisa in quattro fasi: prenotazione dei contributi; corresponsione dei contributi; rimborso a venditore; recupero del contributo.

A fare domanda devono essere i rivenditori che devono registrarsi sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico “Ecobonus” e prenotare i contributi per ogni singolo veicolo, con successiva ricevuta di registrazione e di prenotazione secondo la disponibilità delle risorse.

Il contributo corrisposto al venditore passa poi all’acquirente con una compensazione relativamente al prezzo di acquisto. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo rimborseranno al venditore, a loro volta, l’importo del contributo e lo recupereranno, a vendita avvenuta e con documenti alla mano, sotto forma di credito di imposta.

Con l’emendamento al Decreto Sostegni Bis, il contributo per i veicoli usati potrà essere riconosciuto solo se il cedente aderisce con la stessa procedura sul sito del Mise e fino ad esaurimento risorse.

L’intero importo sarà recuperato tramite credito d’imposta utilizzabile in compensazione presentando sull’F24 sui servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Vale quindi la norma sull’applicazione degli incentivi, ovvero la Legge 30 dicembre 2018, n. 145.



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