L’edilizia pugliese sfida la crisi. L’indagine di Confartigianato: “Meno costruzioni ma più riqualificazioni”

A condurre l’indagine è stato il Centro di Studi di Confartigianato Puglia, sulla base dei dati del Dipartimento di Finanze.

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In un periodo di crisi profonda, che imperversa ormai da anni, è del tutto positivo il risultato che il settore dell’edilizia pugliese porta a casa. Sono 389.053 i pugliesi che hanno usufruito degli incentivi concessi per il recupero e il miglioramento del patrimonio edilizio, segnando il tentativo di uscita dalla profonda crisi in cui si trova tutto il comparto. A condurre l’indagine è stato il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia, sulla base dei dati del Dipartimento di Finanze.

Meno costruzioni ma più ristrutturazioni e riqualificazioni. È questa la conclusione a cui porta l’indagine di Confartigianato Puglia. I quasi 400mila pugliesi che l’anno scorso hanno usufruito degli incentivi hanno portato una spesa media di 565 euro per un totale di quasi 220 milioni di euro per il 2018. Un risultato importante che segna un aumento dell’8,3 % dei contribuenti e del 14,8% dell’ammontare dichiarato rispetto al 2017.

Positivi anche i dati sulle detrazioni per gli interventi finalizzati al risparmio energetico, con un incremento di quasi 14mila contribuenti rispetto all’anno precedente. Anche il “bonus arredi” sorprende. La riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici cresce di molto rispetto al 2017, con il 29,2% in più di contribuenti e il 33,2% in più dell’ammontare dichiarato.

“Un potente effetto moltiplicatore”

“Questo genere di agevolazioni – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – è in grado di innescare un potente effetto moltiplicatore che attraversa trasversalmente tutti i comparti produttivi collegati al “sistema casa”, ad esempio comportando benefici per le imprese del legno-arredo e dell’impiantistica, oltre che per quelle che si occupano di edilizia. Pertanto, è un bene che il Governo abbia deciso, anche su ferma indicazione di Confartigianato, di confermare e, in alcuni casi, potenziare queste misure”.

E l’attenzione non può che andare al decreto “sblocca cantieri”. “Siamo ansiosi di verificare quali saranno gli effetti concreti del decreto c.d. “sblocca cantieri” da poco convertito in legge – conclude il presidente – il completamento delle numerose opere pubbliche ancora incompiute costituirebbe di certo una boccata d’aria fresca per tante imprese e lavoratori della nostra regione”.



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