
L’edilizia salentina si conferma un motore trainante dell’economia locale anche nel corso del 2024, con dati aggregati di Cassa Edile ed Edilcassa che mostrano una crescita significativa rispetto al periodo pre-Covid. Tuttavia, il segretario generale della Fillea Cgil Lecce, Luca Toma, invita alla prudenza e sottolinea l’importanza di tutelare i diritti dei lavoratori in un settore in continua evoluzione.
Boom dell’edilizia, ma diritti dei lavoratori a rischio
L’occupazione nel settore edile al termine del suo esercizio (30 settembre 2024), ha raggiunto quasi le 10mila unità, con un aumento del 24% rispetto al 2019, riguardante il numero degli operai. Anche leore lavorate e la massa salari sono in aumento, segno di una maggiore attività e di una progressiva emersione del lavoro grigio. Tuttavia, Toma mette in guardia sulle possibili conseguenze delle politiche governative, come la chiusura della stagione dei bonus e le incertezze legate al Pnrr, che potrebbero frenare la crescita del settore e mettere a rischio i diritti dei lavoratori.
Luci e ombre di un settore in trasformazione
La fine della stagione dei bonus ha già provocato una contrazione nei volumi dell’edilizia privata, incidendo sulla manutenzione e sull’efficientamento degli immobili, in particolare quelli destinati alle fasce più deboli della popolazione. Sebbene l’impulso del Pnrr sui lavori pubblici offra un sostegno parziale, rimangono aperte questioni importanti sui continui tentativi di modificare il sistema degli appalti.
Il ruolo fondamentale del sistema bilaterale e la sfida dell’immigrazione
Il segretario Luca Toma, inoltre, ha sottolineato l’importanza del sistema bilaterale – che coinvolge le Casse e le Scuole edili – come garanzia di legalità, sicurezza e tutela dei diritti economici e normativi. Il recente rinnovo del Durc e del contratto collettivo nazionale sono visti come segnali positivi, in grado di indirizzare il settore verso un maggior riconoscimento salariale e una migliore regolamentazione dei rapporti di lavoro.
Stranieri in edilizia: crescita rapida, integrazione e diritti in gioco
Il segretario generale della Fillea Lecce evidenzia un trend positivo: negli ultimi cinque anni il numero dei lavoratori edili provenienti dall’estero è quasi raddoppiato, passando da 682 nel 2019 a 1.359 oggi, con incrementi a doppia cifra nell’ultimo anno. Questo aumento costante contribuisce significativamente a mitigare il calo demografico e a far fronte alla carenza di manodopera nel settore.
Irregolarità nei rapporti di lavoro
Nonostante l’integrazione nelle aziende più strutturate stia migliorando, permangono criticità legate alle irregolarità. Infatti, l’11,3% dei lavoratori stranieri opera in condizioni non regolari, ben al di sopra della media nazionale del 7,8%. D’altra parte, in contesti organizzati il tasso di irregolarità è notevolmente inferiore rispetto ai picchi registrati nel 2022, quando sfiorava il 22%.
Un appello alla responsabilità e all’inclusione
In conclusione, Luca Toma invita tutte le parti in causa a una riflessione profonda sulla necessità di unire crescita economica e tutela dei diritti dei lavoratori. Il sindacalista sottolinea come il prossimo referendum sulla cittadinanza, insieme ai quesiti proposti dalla Cgil, rappresenti un’occasione importante per rendere il paese più civile, inclusivo e attento al lavoro di qualità.