La scalata di Mattia Petracca, da Maglie ai giovani talenti under 30 individuati da Forbes

Una carriera in continua ascesa quella del giovane originario di Maglie. Ora la rivista Forbes lo inserisce tra gli under 30 più promettenti d’Italia, ma nel futuro ci sono già nuovi progetti e l’immutato affetto per la sua terra.

Mattia Petracca

Le scuole a Maglie, l’università e i primi passi nel mondo del lavoro tra Milano e Londra. Ora, l’inserimento tra i 100 giovani talenti italiani che stanno rivoluzionando il volto di 20 settori lavorativi secondo la rivista Forbes. È una carriera dirompente quella di Mattia Petracca, 29enne originario di Maglie e attualmente Equity analist di Integrae Sim, impresa milanese leader nel settore degli investimenti bancari e specializzata in quotazioni in Borsa delle PMI.

Una passione nata da ragazzo quando, appena diciottenne, inizia a seguire l’andamento delle società quotate, e coltivata sino a raccogliere dapprima la stima degli addetti ai lavori, poi anche il riconoscimento come una delle menti brillanti nel settore della finanza italiana.

Gratificazione accolta con “stupore e orgoglio, anche perché – racconta – non è facile farsi strada partendo da un contesto periferico”. E parte proprio dal settore di ragioneria dell’Istituto Cezzi – De Castro di Maglie il percorso di Mattia Petracca, snodato tra Milano, dove consegue la laurea triennale, e Londra, dove il perfezionamento degli studi passa dal Master in finanza presso la University of Bath, prima dell’approdo nel mondo del trading finanziario. Poi il ritorno a Milano nella Integrae Sim e l’ascesa, costellata di successi e del relativo impegno necessario a gestire il team aziendale di Equity Research e seguire oltre 30 società quotate su Aim.

“Un equilibrio che ho raggiunto anche grazie a tutte le persone che mi hanno seguito e dalle quali ho tratto ispirazione, in primis la mia famiglia”, afferma Mattia Petracca, tributando il ruolo dei genitori nel consigliare la strada migliore da intraprendere e i suggerimenti lavorativi acquisiti sul campo, che gli hanno permesso di crescere e sviluppare le competenze oggi riconosciutegli a livello nazionale.

A margine delle lodi al merito, l’unica nota dolente: il necessario allontanamento dal Salento. Dove “mancano le infrastrutture, i servizi a disposizione degli studenti neolaureati, soprattutto l’orientamento e la connessione con il mondo del lavoro, il potersi confrontare con realtà più grandi in cui incontrare persone che ti sostengano e indirizzino verso i percorsi più profittevoli”.

Figure come quella che un domani vorrebbe impersonare Mattia, non escludendo un futuro rientro proprio per curare attività di “mentorship” e accelerazione d’impresa, per aiutare i giovani a ritagliarsi una nicchia nel mercato del lavoro e crescere sfruttando al massimo le proprie potenzialità.

Adesso, però, nuovi progetti sono già in cantiere: a breve sarà sul mercato una start-up fondata su un algoritmo che consente la valutazione delle nuove imprese inserite nel mercato. Un modo per agevolare il lavoro di ricerca e di approfondimento delle soluzioni più vantaggiose per gli imprenditori, ma anche per ampliare il ventaglio di possibilità di mettersi in gioco che è motore dei successi finora conseguiti.