I numeri di “Quota 100”: sforato il muro delle 20mila domande. Lecce si ferma a 330

Secondo i dati dell’Inps è boom di richieste di pensionamento con “Quota 100”. In Salento le domande si sono fermate a 330

«Superate le 20mila domande per Quota 100! Dedicato a chi diceva che “non si poteva fare”. Dalle parole ai fatti!» ha cinguettato su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini parlando delle domande per la pensione anticipata, così come è stata disegnata dal governo giallo-verde per superare la riforma Fornero, arrivate dopo il via libera dato dalla pubblicazione del ‘decretone’ sulla Gazzetta Ufficiale.

A dare i numeri, letteralmente, è l’Inps secondo cui alle 13.00 di oggi, martedì 5 febbraio, le istanze si sono fermate a quota 21.839. Un boom confermato, insomma, dall’Istituto nazionale della previdenza sociale che ha disegnato anche una mappa delle città dove sono state avanzate le richieste per cambiare vita, per chiudere il capitolo con il lavoro a 62 anni di età e 38 di contributi, con cinque anni di anticipo rispetto alla riforma del Governo Monti.

Se Roma, Napoli e Milano guidano la classifica, numeri “importanti” sono stati registrati anche in Puglia. Nella graduatoria regionale al primo posto si trova la provincia di Bari, con 608 domande presentate. Segue Lecce con 330. Terzo posto per Foggia, con 308, seguita da Brindisi con 226 domande presentate e Taranto che si ferma a 197. Chiude la classifica la provincia di Barletta-Andria-Trani con 150.

La classifica

  • Bari: 608
  • Barletta-Andria-Trani: 150
  • Brindisi: 226
  • Foggia: 308
  • Lecce: 330
  • Taranto:197

Quota 100 è “solo” un provvedimento provvisorio. L’obiettivo di Salvini e Di Maio è “Quota 41”. L’idea, in pratica, è quella di permettere a tutti i lavoratori con 41 anni di contributi di andare in pensione senza alcun vincolo d’età.



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