Rapporto Uil Lecce: a Febbraio, Cig giù del 65%

Secondo gli ultimi dati del rapporto di Uil Lecce, nel mese di febbraio sono calate del 65% le ore di cassa integrazione rispetto a gennaio

Secondo i dati contenuti nel Rapporto di Uil Lecce sui dati Inps, si registra una contrazione di ore del 65% rispetto a Gennaio. Da questo punto di vista, il capoluogo salentino è tra le prime dieci province italiane. "La situazione non è certo rosea. Molte aziende del territorio hanno terminato l’utilizzo delle diverse forme di cassa integrazione e ricorrono ormai al licenziamento e alla mobilità" – ha riferito in una nota stampa il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto. 

Brusco calo delle ore di cassa integrazione complessivamente richieste a febbraio dalle imprese salentine. Lo scorso mese, secondo il nuovo rapporto della Uil di Lecce su dati Inps, sono state autorizzate in totale 163.916 ore di cassa, con una contrazione del 65% rispetto alle 467.884 ore di gennaio (sul dato influisce anche il minor numero di giorni del mese) e con un calo del 69,1% su base annua (a febbraio 2013 furono autorizzate 531.274 ore). Il calo complessivo delle richieste di cig è in linea con il dato registrato a livello regionale (-32,1%), ma in controtendenza rispetto al versante nazionale, che invece subisce un leggero rialzo (+2,3%). Lecce è tra le prime dieci province italiane che registrano a febbraio la diminuzione maggiore di ore autorizzate, dopo Ragusa (-90,2), Pesaro-Urbino (-76,9), Pescara (-75,4), Avellino (-75,2), Oristano (-70,9) e Cagliari (-65,7).

Nel dettaglio, la cassa integrazione ordinaria (che serve a tamponare crisi aziendali temporanee) è diminuita del 61,6 per cento su base congiunturale (dalle 413.137 ore di gennaio si è passati a 158.559 ore di febbraio) e del 46,1 su base annua. Anche le richieste di cig straordinaria e cig in deroga registrano un calo drastico, rispettivamente del -98,3% (da 29.660 ore di gennaio a 513 ore di febbraio) e del -80,7% (da 25.087 ore di gennaio a 4.844 di febbraio).

“La situazione non è affatto rosea – commenta il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto – molte aziende del territorio hanno infatti terminato l’utilizzo delle diverse forme di cassa integrazione e ricorrono ormai al licenziamento e alla mobilità. In tal senso – prosegue – è emblematica la crescita rispetto allo scorso anno sia delle domande di disoccupazione che delle mobilità ordinarie, come suffragato anche dagli indici di incremento su scala nazionale (+9,6% di domande in più)”.

E’ sotto gli occhi di tutti – prosegue Giannetto – l’intrecciata situazione della cassa in deroga, nonché della mobilità in deroga, che si sostanzia nella reiterata incapacità del governo nazionale di risolvere l’annoso problema. La conferma è giunta qualche giorno addietro da parte del neo Ministro del Lavoro, che ha evidenziato la mancanza di un miliardo per la Cigd, lanciando un allarme che non può passare sotto silenzio. Una situazione simile mortifica tutte le famiglie degli attuali 20mila lavoratori della Puglia percettori di ammortizzatori in deroga, senza dimenticare gli arretrati 2013 e 2012 (in favore di circa 44 mila lavoratori). Inoltre, non bisogna dimenticare la finalità della cassa in deroga che ha consentito di salvaguardare gli stessi posti di lavoro”.