Nel Salento prosegue la ripresa economica, sul territorio il numero delle aziende continua ad aumentare

Ben 66.028 imprese attive, il più alto numero mai registrato. Il Superbonus e gli altri bonus edilizi incentivano la nascita di nuove ditte.

Prosegue la ripresa economica e nel Salento il numero delle aziende continua ad aumentare.

Il dato delle nuove iscrizioni al Registro imprese si conferma superiore rispetto a quello delle cancellazioni. In provincia di Lecce, si contano 66.028 attive, il più alto numero mai registrato. È quanto emerge dall’ultimo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma.

Nel corso dell’estate, nel trimestre luglio-agosto-settembre, sono state aperte più imprese di quante ne siano state chiuse. Il saldo della nati-mortalità delle attività economiche resta positivo nel Salento: 379 in più. Ne sono state aperte 859 e cancellate 480. Il tasso di crescita trimestrale è stato del 0,5 per cento.

Lo studio ha preso in esame tutte le imprese registrate e quelle attive (cioè quelle iscritte in Camera di Commercio, che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto, come sotto-insieme dello stock totale di quelle registrate).

«L’impatto del Superbonus e degli altri bonus edilizi hanno incentivato la nascita di tante nuove ditte di costruzioni», spiega Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma. «Già durante la fase espansiva della pandemia gli ingranaggi dell’economia hanno iniziato a procedere a velocità molto diverse.

Non tutti i settori arretravano e non tutti i territori registravano un saldo negativo delle imprese e degli addetti. Anzi, la provincia di Lecce che è stata meno esposta alle conseguenze della pandemia ha visto crescere le attività per una rapida diversificazione e per il ritorno dei flussi turistici. Anche le attività che sembravano più esposte alla crisi innescata dal Covid-19 hanno risentito meno degli effetti rispetto ad altri territori italiani. I parametri da tenere in maggiore considerazione – sottolinea Stasi – sono ricavi e costi. Se la produzione è ferma, i costi variabili saranno pari a zero. Più aumenta la produzione e più aumentano i costi in modo proporzionale. Le aziende maggiormente penalizzate (dai decreti del lockdown e delle zone “a colori”) hanno registrato un calo più o meno marcato del loro fatturato, in relazione ai periodi delle restrizioni, ma contemporaneamente si sono abbassati i costi variabili».

In provincia di Lecce, si contano 21.428 esercizi commerciali all’ingrosso e al dettaglio; 9.747 ditte di costruzioni; 9.383 aziende agricole; 5.744 attività di alloggio e ristorazione; 5.420 attività manifatturiere; 3.430 altre attività di servizi; 1.869 attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese; 1.790 attività professionali in forma imprenditoriale; 1.262 attività finanziarie e assicurative; 1.198 attività immobiliari; 1.137 ditte di trasporto e magazzinaggio; 1.128 servizi di informazione e comunicazione; 1.019 attività artistiche, sportive e divertimento; 712 operano nella sanità e assistenza sociale; 377 nel campo dell’istruzione e 384 non ancora classificate.