Giustizia Tributaria a rischio, parte la denuncia del Movimento Partite Iva Nazionali

Il Presidente Antonio Sorrento e l’Avvocato Matteo Sances componente del Comitato Scientifico lanciano il grido d’allarme. La ripartenza degli atti esattoriali rischia di intasare la Giustizia Tributaria.

Da mesi l’attività giudiziaria procede in modalità ridotta e la ripartenza della esattoriale rischia di intasare ulteriormente la giustizia tributaria.

La denuncia arriva direttamente dal Presidente di Pin (Partite Iva Nazionali), Antonio Sorrento e dall’Avv. Matteo Sances del comitato scientifico i quali precisano “Da oggi l’Agenzia delle Entrate Riscossione ripartirà con la notifica degli atti esattoriali rimasti sospeso in questi mesi (si parla di 9 milioni di cartelle esattoriali) a cui vanno ad aggiungersi ulteriori 130 milioni di vecchi atti esattoriali. Il problema segnalato anche dai vertici del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria è che aumenteranno sicuramente le cause ma difficilmente potranno essere esaminate in tempi ragionevoli. Si rischia di negare il diritto costituzionale della difesa”.

Da sin. Matteo Sances e Antonio Sorrento

Continua Sances “La questione è molto seria perché il contribuente si trova in una situazione a dir poco paradossale poiché da una parte siamo in piena emergenza sanitaria – con tutti i vincoli che ancora oggi gravano sulle attività economiche – dall’altra abbiamo la ripartenza del  Fisco che pretende pagamenti anche in questa fase. A tutto ciò si aggiunge il forte rischio di non potersi difendere in maniera adeguata in caso di pretese illegittime perchè la giustizia è fortemente rallentata. È chiaro, infatti, che se in caso di ricorso i giudici dovessero fissare udienza a distanza di mesi al contribuente non rimarrebbe altra soluzione che quella di pagare se non vuole subire ulteriori azioni come pignoramenti ad esempio. In ogni modo, vista la gravità della situazione, insieme a PIN cercheremo di dare tutto il supporto necessario per informare i cittadini e le imprese sui loro diritti ([email protected]) e comunque non mi stancherò di avvisare tutte le partite Iva di controllare costantemente la loro PEC perché lì arriveranno la maggior parte degli atti”.

Conclude il Sorrento “Noi di Pin facciamo appello alle istituzioni affinché provvedano a sospendere l’attività della riscossione ancora per qualche mese al fine di evitare gravissimi problemi sociali”.



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