Superbonus, Cgil contro il Governo Meloni per lo stop di sconto in fattura e cessione del credito

Il provvedimento del governo Meloni rischia di avere un effetto devastante sul settore delle costruzioni, dicono Valentina Fragassi (Cgil Lecce) e Luca Toma (Fillea Cgil Lecce).

Cgil e Fillea Lecce scendono in campo contro la scelta del Governo Meloni di decretare lo stop allo sconto in fattura per i beneficiari del superbonus e di bloccare le cessioni del credito.

Il sindacato si dichiara allarmato dinanzi a quello che ritiene un attacco al lavoro edile che aveva avuto una ripresa grazie al famoso bonus.

“Per Cgil e Fillea di Lecce – scrivono in una nota Valentina Fragassi e Luca Toma – la priorità resta rendere il patrimonio abitativo sostenibile, perciò è importante rafforzare gli strumenti a favore di percettori di redditi bassi o di chi vive in condomini e case popolari. Così come modificato, invece, il superbonus rischia di tornare ad essere esclusivamente uno strumento a disposizione dei ricchi, che potranno anticipare le spese con cui ammodernare i propri immobili per poi portarle in detrazione. Chi non avrà la necessaria liquidità da anticipare, invece, dovrà continuare a vivere in case vecchie e mal tenute”.

Ad essere a rischio sarebbero dunque la ripresa di un settore, che negli ultimi due anni in provincia di Lecce ha creato oltre 2.500 posti di lavoro e i percorsi di rigenerazione ed efficientamento energetico di tanti edifici. Si apre lo spettro di migliaia di licenziamenti.

“È utile ricordare – concludono Fragassi e Toma -come il patrimonio edilizio italiano sia vetusto: la gran parte degli immobili, infatti, è stata costruita prima del 1970, mentre solo una piccolissima porzione è riuscita a sfruttare l’occasione di efficientamento e messa in sicurezza offerta dal superbonus. La stessa città di Lecce, poi, presenta una fotografia che rimanda ad epoche ancora più lontane:”.



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