Donati gli organi del bambino colpito da meningite, Emiliano ‘Scelta altruistica che salverà altre vite’

Il governatore, Michele Emiliano ha voluto commentare il gesto di donare gli organi dei genitori del piccolo deceduto per una grave forma di meningite: ‘Scelta generosa che accende la speranza in altre famiglie’

«In questo momento di forte individualismo che sta caratterizzando la nostra società, il messaggio controcorrente che arriva da Lecce rappresenta un esempio di come la cultura del dono di una famiglia che perde un bimbo possa generare felicità per altre quattro famiglie in difficoltà, donando loro un'opportunità di vita per i propri figli». È con queste parole che il governatore, Michele Emiliano ha voluto commentare il gesto dei genitori che hanno voluto donare gli organi del loro piccolo stroncato da una forma di meningite dopo aver lottato, tra la vita e la morte, nel reparto di Rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce. Quella flebile speranza di poter riabbracciare, il bambino, di appena cinque anni, si è spenta dopo dieci giorni. Tanti ne sono passati da quando è arrivato, nel nosocomio del capoluogo barocco, in gravissime condizioni, lo scorso 27 dicembre.
 
Una volta dichiarato clinicamente morto, la famiglia seppur distrutta dal dolore, ha autorizzato il prelievo di cuore, fegato e reni,  il secondo dall'inizio di quest'anno. Quattro le équipe operatorie che si sono alternate per consentire il trapianto degli organi. Ai medici salentini si sono aggiunti colleghi del Niguarda di Milano (per il prelievo del cuore) e degli Ospedali Riuniti di Bergamo (fegato). I due reni sono destinati al Gaslini di Genova e al Bambin Gesù di Roma.
 
«Compiere questa scelta significa contribuire a costruire un mondo migliore, dove la cultura della donazione degli organi possa crescere sempre di più e diventare patrimonio di generosità e di futuro per tutti – ha affermato Emiliano –  Provo un impatto emotivo molto forte e una grande fatica fisica anche solo ad immaginare cosa significhi, per un genitore, scegliere di donare gli organi del proprio figlio. Non solo è la rappresentazione di una scelta di profonda generosità e altruismo, ma è anche una straordinaria opportunità per accendere una speranza di vita in altre famiglie, per alleviare il dolore di altri genitori, per placare mille altre sofferenze».
 
Non resta, come ha detto il governatore pugliese, che stringersi attorno a questa meravigliosa famiglia. 



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