Turbolenze e attriti, l’amministrazione comunale di Salice Salentino non decolla

Dopo le ultime fibrillazioni in seno alla maggioranza, a Salice si tenta una difficile armonia natalizia tra sindaco e suoi critici consiglieri.

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Per Natale l’Amministrazione comunale di Salice Salentino attende in dono la serenità, quella che fino a oggi non c’è stata. Le difficoltà sperimentate dalla maggioranza guidata dal sindaco Tonino Rosato sull’approvazione delle modifiche dello statuto, a motivo dell’assenza e della posizione contraria di due consiglieri della “sua” maggioranza, fanno presagire tempi duri, anche in ragione dello scarso coinvolgimento politico che alcuni sembrano lamentare da tempo.

Fin da subito è parso chiaro che le scelte attuate dal primo cittadino hanno lasciato aperte praterie di dissenso interno a pezzi importanti della maggioranza, che a fronte di un robusto e convincente risultato elettorale non si sono sentiti adeguatamente valorizzati. Da qui una china precipitosa verso un dissidio interno che andrebbe compreso e armonizzato. Ma torniamo ai fatti più recenti.

Le assenze dei consiglieri comunali di maggioranza Sonia Cuppone e Gianpiero Manno, che hanno provocato gli smottamenti politici di questi giorni, tanto da costringere la responsabile cittadina degli enti locali di Forza Italia a prestare immediato soccorso al sindaco con dichiarazioni accese versus Manno e Cuppone, costituiscono un precedente di cui tener conto in prospettiva.

Il dissenso dei consiglieri, già ampiamente motivato, ha determinato azioni conseguenti come la revoca della delega di rappresentare il comune di Salice nell’Ambito sociale di Campi. Una contromossa che è sembrata una sorta di ritorsione alla giovane consigliera, forte dei suoi 468 voti. Cuppone ha sottolineato

“Il tempismo e la solerzia con i quali il sindaco Rosato ha provveduto a tale revoca, che può essere compresa – afferma la consigliera – solo se si fa riferimento alla sete di rivalsa verso chi non considera perfettamente ‘intruppato’. A fronte di una legittima posizione di precisazione critica e costruttiva sullo Statuto – dice Cuppone – propria delle persone libere e responsabili si risponde con tale azione. Ma se ‘qualcuno’ – chiude la consigliera di maggioranza – ritiene in questo modo di metterci in soggezione si sbaglia di grosso perché continueremo ad espletare il nostro mandato senza condizionamenti di sorta e rispondendo soltanto all’elettorato di Salice Salentino”.

E ieri anche il consigliere Gianpiero Manno, con un lungo corso amministrativo alle spalle, è tornato sulla vicenda: “Chi si vuole confrontare risponda nel merito delle modifiche e non denigrando le posizioni di disaccordo trincerandosi dietro alibi fondati su pseudo-ricatti. Noi siamo e rimarremo fedeli al responso elettorale e ci comporteremo di conseguenza e saremo noi a non sottostare a ricatti e atti di irresponsabilità, la maggioranza chiamata a governare è stata decisa dal popolo, escludere una parte di essa significa che con arroganza e spavalderia – conclude Manno – si pensa di poter soffocare tutte le opinioni “non allineate” con il volere del capo.

Si parla di inesperienza come se occorresse molta esperienza per capire che in democrazia l’apporto di tutte le sensibilità è un valore irrinunciabile, nessuno può decidere di escluderne una parte, perché così facendo spingeremmo gli elettori a non partecipare alla vita democratica di un paese creando quel fenomeno di disaffezione oramai in forte aumento. Saremo con la maggioranza ogni qualvolta opererà con atti concreti a favore dei cittadini, saremo contro nell’ ipotesi contraria”.

Alla fine, appare chiaro, che l’interesse dei cittadini verificato attraverso il voto, avrà bisogno di continue verifiche, viceversa l’amministrazione comunale avrà serie difficoltà a risultare realmente credibile.



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