Si accende la polemica nell’amministrazione di Salice Salentino. Parla l’ex consiglere Perrone

Una querelle che non si spegne quella che accompagna l’approvazione delle modifiche allo Statuto. Nel dibattito irrompe Giampiero Perrone, ex consigliere comunale, con una risposta dai toni aspri e piccati.

salice

Una querelle che non si è ancora risolta pacificamente, con botta e risposta al vetriolo per la maggioranza dell’amministrazione di Salice Salentino: una vera e propria torre di Babele che già nei giorni scorsi aveva animato il dibattito.

Guidata dal sindacoTonino Rosato, l’approvazione delle modifiche allo Statuto incontra non poche difficoltà e ad irrompere in merito alla controversa vicenda, questa volta, è Giampiero Perrone, ex consigliere dell’amministrazione cittadina, con un comunicato dai toni aspri e vibranti.

In maniera impropria e strumentale il mio nome è stato portato alla ribalta del Consiglio Comunale di Salice Salentino – spiega Perrone – nella seduta del 27/11/’17, con l’intervento del Consigliere Comunale Cosimo Leuzzi. Quanto affermato da Leuzzi si pone nel contesto di fatti avvenuti nel 2006, inerenti un ricorso, al TAR di Lecce, dell’allora opposizione consiliare, sul “quorum” applicato dalla maggioranza consiliare per l’approvazione del ‘Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006’, nonché la variazione, l’assestamento e la salvaguardia degli equilibri finanziari”.

“Il Comune oppose ‘resistenza’- si legge in una nota ufficiale di Perrone – così come io (all’epoca Consigliere Comunale), su scelta e mandato del Sindaco e degli altri Consiglieri di Maggioranza, unanimi nella posizione di resistenza sul ricorso della Minoranza Consiliare. La memoria storica di quel fatto riporta l’accoglimento del ricorso e la sospensione degli atti impugnati, con articolata sentenza del TAR, che sancì e confermò la prevalenza dei principi (Statuto) sulla regolamentazione degli stessi (Regolamento)”.

“Tale sentenza, riportata all’oggi, certifica che non l’art. 29 dello Statuto va rivisitato, ma l’art. 51 del Regolamento, ovvero il doveroso rispetto del concetto di “Maggioranza”.

E conclude: “Da questo assunto si evince, se ancora ve ne fosse necessità, che la posizione sulle modifiche proposte all’art. 29 dello Statuto, non risponde ad una oggettiva necessità tecnico-amministrativa, ma ad un ormai palese tentativo teso ad annullare o vanificare qualsiasi critica ed opposizione Consiliare sul delicato argomento della discussione ed approvazione ‘Bilancio di previsione’, asse portante di qualsiasi civica Amministrazione”.

“Chiarito questo argomento – aggiunge piccato l’ex Consigliere – vorrei suggerire al Leuzzi di essere meno ‘volgare’ negli interventi, viste le espressioni da bar dello sport riportate dal testo stenotipico, ricordandogli che ricopre una carica pubblica”.



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