Tap, riprendono i sondaggi sul tracciato del gasdotto: si inizia il 23 febbraio

Ripartiranno lunedì 23 febbraio i sondaggi sul terreno (circa quaranta punti) che ospiterà il gasdotto. Tap ha già iniziato le attività propedeutiche informando dettagliatamente i proprietari terrieri circa il contenuto delle operazioni.

Dall’altro ieri sono in corso le attività propedeutiche alla ripresa dei sondaggi lungo il tracciato del gasdotto (e nell’area del terminale di ricezione). I tecnici di Tap, assieme ai colleghi delle ditte incaricate nell’effettuazione dei carotaggi, stanno preparando l’accesso ai punti (circa quaranta) di campionamento per definire nel dettaglio un completo crono-programma. Ed è in corso, oltretutto, la mobilitazione della strumentazione tecnica.

Nelle ultime ore – spiega una nota dell’ufficio stampa di Tap pervenutaci in redazione – proprietari e conduttori dei terreni interessati hanno ricevuto le comunicazioni ufficiali dall’azienda riguardo all’inizio dei lavori, informandoli nel dettaglio sulle operazioni (dalla durata di circa due-tre giorni per ogni campionamento). Tap scrive anche che si impegnerà a compensare i medesimi proprietari terrieri per eventuali danni arrecati durante i sondaggi. Con alcuni degli interessati sono già stati sottoscritti specifici accordi. L’inizio delle attività sul campo è comunque fissato per lunedì 23 febbraio.

Non tarda ad arrivare, peraltro, la ferrea presa di posizione da parte del Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che in una lettera al governo nazionale (presidenza del Consiglio, Ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico) e alla Regione Puglia precisa:Questa Provincia conferma il parere contrario già espresso in sede di procedimento di VIA (valutazione d’impatto ambientale) regionale“.

Si coglie l’occasioneprosegue Gabelloneper precisare che tale predetto parere è stato redatto a seguito di un’intensa partecipazione che ha visto il coinvolgimento dei principali attori presenti sul territorio (Comuni, Università ecc), che hanno attivamente contribuito alla redazione del documento tecnico, successivamente approfondito in sede di Commissioni Consiliari ed approvato in Consiglio Provinciale nella seduta del 29/11/2013”.  

Non solo. Gabellone sostiene che qualora nel corso del procedimento in oggetto dovesse essere individuata un’ipotesi di approdo alternativo rispetto a San Foca di Melendugno, come da noi auspicato, ma comunque localizzato sul territorio provinciale, questa Provincia si riserva, prima di esprimere eventuali pareri, di attivare le medesime procedure partecipative”.



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