San Foca, domani una marcia ‘anti-gasdotto’, Lilt Lecce:«se vince Tap, perdiamo tutti»

Prevista per domani, partendo dal lungomare di San Foca, una marcia contro la costruzione del gasdotto Tap. Il dott. Giuseppe Serravezza, presidente Lilt Lecce, chiede la Valutazione del Danno Sanitario

Nonostante la protesta di quaranta sindaci salentini (partiti dal Foro Boario di Lecce per esprimere, davanti al premier Matteo Renzi, il loro secco’no’) e il parere negativo fornito dal Mibac (Ministero dei Beni Culturali), Gian Luca Galletti – Ministro all’Ambiente – recependo l’ok dal Comitato Via ha negato qualsiasi possibile ‘dietrofront’ alla costruzione del gasdotto nell’area di Melendugno.

E Sabato 20 settembre, a Baku, inizieranno ufficialmente i lavori dell’azienda Tap; che porteranno – pare entro il 2016 – in Europa il gas dell'Azerbaijan passando attraverso il Salento proprio dall'approdo di San Foca. Domani, in ragione di ciò, è prevista una marcia di dissenso con partenza proprio dal lungomare di San Foca, dal lido San Basilio, che si concluderà con una manifestazione di informazione e di discussione sulle innumerevoli ragioni di contrarietà al gasdotto TAP.

La LILT – Sezione Provinciale di Lecce parteciperà con le sue ben trenta delegazioni presenti nel territorio, ribadendo con forza i motivi del suo fermo e fondato ‘No’ all'ennesimo – si legge in una nota stampa – rischio per la salute che l'opera presenta e che va ad aggiungersi a quelli già esistenti (Cerano, Ilva, ecc.).

“I dati epidemiologici dell'incidenza dei tumori nel Salento – dichiara Giuseppe Serravezza, Presidente LILT – Sez. Prov. di Lecce – mostrano la drammaticità dello stato di salute delle sue popolazioni ed è per questo che si chiede, a gran voce e con la massima urgenza, la Valutazione del Danno Sanitario in aggiunta alle valutazioni tecniche che le norme prevedono nel caso di opere rilevanti e di grande impatto ambientale”.

La Valutazione del Danno Sanitario deve riguardare il progetto nella sua interezza, ivi compreso il tratto di raccordo che dalle campagne del leccese dovrebbe raggiungere l'agro di Mesagne. “Diviene allora imprescindibile – prosegue Serravezza – che organismi e istituzioni competenti in materia, quale il Ministero della Salute in primis, esprimano il loro parere, di peso pari alla VIA se non addirittura maggiore, perché riguarda gli aspetti della salute umana”.

A tutt'oggi manca la Valutazione del Danno Sanitario; anzi, il dott. Serravezza sottolinea il fatto che manchino addirittura le autorizzazioni e i permessi a che la condotta da Melendugno si raccordi alla rete Snam nel punto di Mesagne. Parla di aspetto sanitario accantonato, come se il Salento non avesse già abbastanza malati e morti per le implicanze ambientali, che a molte malattie si correlano. “E poi, che diranno i Sindaci di quelle zone? Che diranno le popolazioni che là abitano? Succederà quello che sta succedendo qui: anni e anni di opposizione e di forte dissenso”.

La posta in gioco è vitale perché proprio di vite si tratta, della vita di tutti e di quelle a venire. E partendo da questo presupposto, Lilt Lecce rivolge un accorato appello affinché “chi ha a cuore l'oggi e il futuro del Salento si riconosca nel civile operato sino a questo momento portato avanti da tante persone, da molti Sindaci, da associazioni e, occorre sottolinearlo, dal Comitato ‘No Tap’”. Non c'è tempo per tattiche e strategie di palazzo, “se vince Tap – conclude Serravezza – perdiamo tutti e tutto”.