La leggenda della Madonna dell’Abbondanza di Cursi

Il Santuario della Madonna dell’Abbondanza, a Cursi, fu costruito per volontà dei cittadini dopo alcuni eventi miracolosi.

Da secoli, a Cursi, la seconda domenica di luglio è dedicata ai festeggiamenti in onore della Madonna dell’Abbondanza. Un culto nato da una leggenda e legato a un evento miracoloso, avvenuto una mattina di aprile dell’anno 1640. Per il Salento e per il piccolo comune del basso Salento era stato un inverno difficile. Non pioveva da nove mesi e i contadini del posto avevano “abbandonato” le terre ormai aride e flagellate dalla siccità. In tanti avevano rinunciato a coltivare i campi non riuscendo ad intravedere alcuna speranza di raccolto. L’ombra della carestia incombeva sulla cittadina. Ma una mattina di aprile accadde l’insperato.

Storia di un’apparizione

Tutto comincia quando Biagio Orlando Natali si accorse che le sue giovenche erano scappate, probabilmente a causa della fame e della sete. Era un uomo umile ed onesto divenuto un incallito bestemmiatore per la disperazione di aver perso i suoi animali, secondo Don Totò Mileti. Fatto è che li cercò ovunque in ogni campo ‘bruciato’ dal sole, ma nulla. Delle giovenche non c’era traccia. Così stanco e provato, tornò a casa. Si addormentò e durante il sonno agitato si rese conto che c’era ancora un posto dove non aveva guardato, il località «Melilo», un luogo sulla strada per Muro chiamato così per la presenza di una minuscola cappella che custodiva l’immagine di una Madonna col Bambino.

Il contadino riprese la sua disperata ricerca del bestiame, ma giunto sul posto, trovò una luce. Più si avvicinava, più si rendeva conto che proveniva da una signora bellissima con in braccio un bambino. La ‘sconosciuta’ chiese a Biagio di correre dal parroco «Và, dì che col popolo venga qui in processione. In questo luogo voi mi costruirete un Tempio e io vi porrò la mia dimora: resterò sempre con voi», disse.

Prima che la processione prendesse la via del ritorno, il cielo si oscurò, cominciò a piovere, e la pioggia continuò a cadere per giorni e giorni al punto che la terra rinvigorì, germogliarono le sementi e in poco tempo la campagna recuperò una fertilità che si credeva perduta. Un miracolo, un miracolo della Madonna dell’Abbondanza.
Ben presto la notizia dell’Apparizione si diffuse nei paesi circostanti e i pellegrini accorsero numerosi da tutto il Salento per chiedere grazie alla Vergine. Con le offerte dei devoti si eresse un piccolo Santuario che andò distrutto da un incendio nel 1708.

La ricostruzione del Santuario

Angelo Macchia, un giovane di Cursi, stava tornando a casa dal suo podere quando fu sorpreso da un temporale. Trovò riparo nel Santuario dove, in ginocchio, pregò “con tutta l’anima” affinché quella tormenta finisse presto. Fu allora che gli apparve la Madonna, la stessa signora bellissima di Biagio Orlando Natali che lo prese per mano, lo condusse verso la porta e lo incoraggiò con un sorriso ad andare via. Angelo, nonostante la paura, si allontanò. Fece solo pochi passi, quando cadde per terra a causa della bufera. Voltandosi indietro, come per supplicare ancora la Madonna, si accorse che il santuario era avvolto dalle fiamme. La Vergine aveva agito da parafulmine, la sua “casa” era andata distrutta, ma i cittadini erano salvi. Come ringraziamento i cittadini ricostruirono il Santuario, come è oggi.



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