Le luminarie, i fuochi d’artificio, le bancarelle e la banda: prove generali di feste patronali a Corigliano d’Otranto

Ai piedi del Castello di Corgliano d’Otranto si è svolta la Prova generale di festa in sicurezza che ha visto coinvolti numerosi professionisti legati alle Feste Patronali, fermati dall’epidemia da Covid-19

Nel cuore del Salento e della Grecìa Salentina sembrava che le lancette dell’orologio fossero tornare indietro nel tempo, a prima che il Coronavirus cambiasse le abitudini degli italiani e li ‘costringesse’ a rinunciare anche ad una parte della propria cultura, fede e tradizione. All’ombra del castello di Corigliano d’Otranto, infatti, si è svolta la prova generale di festa in sicurezza a cura della Marianolight 1898.  I professionisti legati con un filo rosso alle ‘attese’ feste patronali hanno deciso di mettere in scena un finto-evento per cercare di capire come andare avanti dopo mesi di stop a causa dell’epidemia da Covid19, come ‘organizzare’ tecnicamente la ripartenza cercando di rispettare tutte le regole e le misure necessarie per contrastare la diffusione del virus e fermare il contagio.

«Abbiamo messo in scena una Festa patronale – hanno spiegato gli organizzatori – dal suo inizio, con la costruzione delle luminarie, la preparazione dei fuochi pirotecnici, il montaggio della giostra e delle bancarelle, al suo svolgimento, con la banda musicale nella cassa armonica e la conclusione con gli spari pirotecnici. Tutti i professionisti, con le loro maestranze, sono stati coinvolti in questa simbolica iniziativa, utile a comprendere le modalità da utilizzare per riprendere i festeggiamenti».

L’obiettivo della rappresentazione – realizzata con il sostegno del Comune di Corigliano d’Otranto, del progetto “Castello volante” e dell’associazione Partner – è stato portare l’attenzione sulle norme corrette per proporre le Feste patronali anche in questo periodo di attenzione nei confronti di una epidemia tanto gravosa sul genere umano.

Le feste patronali, quel mix tra celebrazioni civili e religiose, rappresentano una delle più importanti tradizioni, da Milano a Lecce, passando per le isole.  In Italia abbiamo 7904 comuni e praticamente tutti hanno un Santo patrono che viene onorato. E basta scorrere il ‘calendario’ degli appuntamenti per capire che alcune feste hanno conquistato, edizione dopo edizione, una popolarità che supera i confini locali e attira ogni anno centinaia, migliaia di persone. Annullare cesto tipo di eventi che animano per tutto l’anno il territorio sta creando e (continuerà a farlo) un vuoto a livello simbolico, identitario, culturale ma anche economico.

A documentare questa prova generale di feste in sicurezza c’è stato il regista Paolo Pisanelli. A lui il compito di filmare lo svolgimento di questa iniziativa, che porterà ad un dialogo più tecnico con la Regione Puglia. Lo stesso regista, poi, realizzerà un cortometraggio nel quale racchiuderà il messaggio degli addetti ai lavori, con il sostegno e la partecipazione (attraverso un videomessaggio) di numerosi cantanti pugliesi e non, tra i quali Al Bano Carrisi, Sud Sound System, Paolo Belli, Enzo Avitabile, Riccardo Fogli, Eugenio Bennato, Cioffi, Michele Zarrillo, Cesko degli Apres La Class, Mondo Marcio e Clementino.

Per tenere sempre viva l’attenzione su questo settore legato alla tradizione popolare, la cassa armonica posizionata ai piedi del Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto resterà allestita per tutti mesi estivi e ogni sera proporrà musica per dare voce a tutte le Feste patronali che vogliono e possono continuare ad esistere rispettando le norme di sicurezza introdotte con la “Fase 2”.



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