Il Salento è una terra stupenda tutto l’anno, ma durante la bella stagione acquista una luce in più: quella degli eventi che trasformano piazze e spiagge, discoteche e strade in grandi palcoscenici sotto le stelle. Non solo mare, cibo, cultura, tradizione e arte, dunque.
Tra le motivazioni che spingono i turisti a scegliere di trascorrere una vacanza in questo lembo di terra ci sono quegli appuntamenti, vecchi e nuovi, che animano le notti d’estate, che fanno ballare fino all’alba, che affascinano e coinvolgono anche il più scettico e pigro dei villeggianti. Ad agosto poi, il Salento sembra ‘non dormire mai’. Di notte e di giorno sagre, feste, concerti, manifestazioni, aperitivi in spiaggia.
Per questo, in una estate scandita dal Coronavirus, partita in ritardo, senza feste patronali e con molti storici appuntamenti annullati, in pochi avrebbero scommesso in un boom di prenotazioni. Né che questa terra abbracciata dai due mari avrebbe conquistato ancora i turisti.
Ferragosto da tutto esaurito
Basta “leggere” le tante classifiche sulle mete più ambite per notare come il Salento continui a tenere ben stretto lo scettro di capitale delle vacanze o del divertimento. Gallipoli, Porto Cesareo, Otranto, Torre dell’Orso si sono animate, in queste settimane post lockdown, di “volti sconosciuti” e così sarà anche ad agosto, mese clou per il turismo. Chi pensava che l’emergenza causata dal Covid-19 avrebbe scoraggiato gli italiani e ancor più gli stranieri a fare le valigie si sbagliava. Le prenotazioni fioccano e, inutile dirlo, la settimana di ferragosto è sold-out da un pezzo. Tutto esaurito o quasi.
Probabilmente a settembre, quando arriverà il momento dei bilanci, i numeri delle presenze non raggiungeranno mai i dati entusiasmanti delle passate stagioni, nemmeno si avvicineranno forse, ma almeno per un mese il settore potrà sorridere.
Secondo l’Enit, dal 10 al 16 agosto 2020 la Penisola risulta quasi tutta “prenotata”. Nei sette giorni più belli e “caldi” dell’estate l’Italia fa meglio della Spagna con il 79% delle disponibilità di offerte online già “vendute”, mentre il Paese iberico è al 72%.
Spiccano le maggiori destinazioni balneari: non più disponibili l’ 80% a Rimini, l’ 81% a Ravello, l’ 86% a Cavallino-Treporti, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento. Anche la montagna vede le destinazioni delle Alpi non più disponibili all’84% in competizione con quelle francesi (87%).
L’industria delle vacanze, quest’anno, può contare meno sugli stranieri e più sugli italiani. E gli italiani hanno scelto il Salento.