Inchiesta su giro prostituzione a Galatina: titolare del ‘Coco Night’ patteggia ad 1 anno e 4 mesi

Il Gup ha accolto la richiesta di patteggiamento, concordato con il pm dall’avvocato difensore del 39enne di Galatina, Marco Costa. L’uomo risponde dell’accusa di ‘induzione e sfruttamento della prostituzione’.

Avrebbe fatto prostituire all’interno del suo locale alcune ragazze ed il titolare del "Coco Night" di Galatina ha patteggiato la pena ad 1 anno e 4 mesi.
  
Il Gup Michele Toriello ha, così, accolto la richiesta del difensore del 39enne di Galatina, Marco Costa. L'avvocato Antonio Savoia aveva concordato il patteggiamento con il pm Stefania Mininni.
  
Costa risponde dell'accusa di "induzione e sfruttamento della prostituzione". Due ragazze, presunte vittime del titolare del "Coco Night", si sono costituite parte civile con l'avvocato Isabella Fersini.
  
Nella scorsa udienza, invece, il giudice aveva disposto la scarcerazione del titolare del "Coco Night" per l'attenuazione delle esigenze cautelari. Costa era agli arresti domiciliari dal mese di marzo.
  
L'indagine, ribattezzata "Paprika”, prese il via dalla denuncia di una ragazza presentata presso la Caserma Dei Carabinieri di Veglie, guidata dal maresciallo Matteo De Luca. Costa, a seguito di ulteriori indagini, fu arrestato dai militari della Compagnia di Campi Salentina. Fu raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata dal Gip Stefano Sernia.
  
La presunta vittima, una ragazza poco più che ventenne, aveva il sogno di lavorare nel mondo della moda e della televisione, ma presto le cose presero una piega diversa e le aspirazioni si trasformarono in un vero e proprio incubo. Tocca fare un passo indietro e tornare al 2011. La giovane aveva raccontato di come fosse approdata alla prostituzione sin da giovanissima, anche spinta da esperienze sbagliate.
  
Dopo un paio d'anni trascorsi in tale contesto, la  ragazza conobbe nel 2014 un uomo che – stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine – avrebbe consentito che all’interno del suo locale, alcune ragazze si prostituissero.
  
Le prestazioni, inoltre, sarebbero avvenute non solo all’interno del privè del night, ma anche in una struttura ricettiva cittadina, con "tariffe" variabili. Tra i clienti, si annoverano pure numerosi professionisti, come medici ed avvocati, poi ascoltati nel corso delle attività di indagine.



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