Lecce non mollare, puoi ancora farcela. A Foggia per compiere l’impresa

Domenica semifinale di ritorno dei Play Off che vedrà la formazione di mister Braglia opposta ai ‘satanelli’. La rimonta è possibile e patto che si cambi l’impatto iniziale alla gara e si aggredisca subito la squadra di De Zerbi.

"Se sei a terra non strisciare mai, se ti dicono sei finito non ci credere" così il paroliere Francesco Migliacci rilanciava, con questo famoso  brano canoro, il decaduto eterno ragazzo di Moghidoro Gianni Morandi e proprio sulle rime di queste più che giuste parole deve ripartire la rimonta del Lecce allo "Zaccheria".

I giallorossi così come contro il Bassano e lo stesso Foggia hanno sbagliato clamorosamente l'impatto della partita.

Andare sotto di due gol dopo appena sette minuti dal fischio d'inizio non è facile per nessuno, ma non lo era ancora di più  riprendersi e recuperare due reti che danno speranza e fiducia per la semifinale di ritorno. Ad evitare la debacle totale è arrivato il carattere di una squadra capace di non sciogliersi quando ormai tutti la davano per spacciata.

Il Foggia è, senza dubbio, un grande avversario su cui porre la massima attenzione, ma ciò che conta è essere rimasti in partita al cospetto di un compagine che ci è superiore perlomeno tatticamente. Recuperare uno o due gol ai Dauni  è alla portata della squadra salentina, ma l'atteggiamento in campo deve essere quello di una squadra affamata come lupi ed è fondamentale affrontare i foggiani con la bava alla bocca  dando l'anima e il cuore in campo.
Aggressivo deve essere l'approccio  poiché la squadra del Gargano lo soffre maledettamente e anche perché la retroguardia rossonera non è irresistibile a causa dei suoi difensori non proprio puri che  mal si adattano agli schemi di De Zerbi. 

Anche il leccese DOC Checco Lepore ha lasciato intendere in una intervista che domenica in campo devono scendere undici giocatori incazzati e ripartire da quanto di buono è stato fatto nel secondo tempo al "Cia del Mare.
Certo  per espugnare lo stadio foggiano servirà un'impresa mitologica alla quale i quindicimila tifosi assiepati sugli spalti domenica scorsa ci credono eccome se ci credono. Quindi Lecce è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e tirare fuori gli artigli e i tanti sospirati attributi allo "Zaccheria" dovrà essere un altro match frizzante da prendere, però, con un piglio davvero diverso.
 

Ivano Vedruccio



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