Candelora, l’antica festa della luce che ci dice che tempo farà

La Candelora ricorda la festa della purificazione di Maria e della presentazione di Gesù al Tempio, ma è legata a doppio filo anche al meteo

Cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale. È la Candelora, una antica festa che la religione cattolica ha deciso di dedicare alla presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme. Raccontata dal Vangelo di Luca e istituita nel 946 da papa Gelasio, le è stato dato questo nome perché, in questo giorno, si benedicono le Candele, simbolo di Cristo “luce del mondo e delle genti” come viene chiamato Gesù dal vecchio profeta Simeone.

La ricorrenza, che apre il cammino verso la Pasqua, celebra anche la Purificazione della Vergine Maria per ricordare quando, per ‘rispettare’ la legge ebraica, la madre di Gesù si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la sua nascita, per offrire il suo primogenito e compiere il rito della sua purificazione.

Secondo la legge di Mosè, infatti, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi.

Anticamente questa festa, che veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania), era molto sentita dai fedeli, oggi sembra essere quasi dimenticata.

Momento di passaggio dall’inverno alla primavera

«Per la santa Candelora dell’inverno siamo fora, ma se piove o tira vento, dell’inverno siamo dentro» recita un noto proverbio popolare. La ricorrenza era legata ad una vecchia tradizione meteorologica che considerava il ‘giorno della luce’ una sorta di punto di svolta della stagione invernale. Non c’è da stupirsi. In passato, i contadini erano soliti legare i cambiamenti climatici a particolari date che scandivano la vita in campagna. Briciole di saggezza che trovavano fondamento nell’osservazione e nel contatto, stretto, con la natura.

A questa regola non poteva sfuggire la Candelora come dimostrano i tanti detti popolari che hanno mille sfumature diverse e cambiano da regione a regione, ma hanno tutti in comune un fatto: ‘decidono’che tempo farà.

La candelora indica l’inizio di quel breve periodo dell’anno che precede la primavera, con temperature miti, tranne se il 2 febbraio ‘piove o tira vento’. In quel caso bisognerà aspettare ancora un po’.

In realtà esiste anche una credenza, di segno opposto, secondo cui se il tempo è incerto l’inverno sta per finire, mentre se c’è il sole bisognerà aspettare ancora. Quanto? Inutile dirlo: 40 giorni.

Passaggio di consegne tra feste

La Candelora non segna solo il timido inizio della primavera, ma anche la fine del Natale. Questo giorno, infatti, era dedicato al presepe che veniva accuratamente riposto in attesa del prossimo dicembre. Una tradizione sconosciuta oggi, quando si ‘smantella tutto’ dopo aver festeggiato l’Epifania ed aver aggiunto le statuine dei Re Magi.

Non era un momento di tristezza: archiviata una festa, un’altra è pronta a bussare alle porte: quella del Carnevale, con il suo carico di riti, aneddoti e usanze.



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