Turni di lavoro prolungati sotto il sole per il personale di igiene ambientale, Cobas Lavoro Privato lancia l’allarme

Da contratto bisogna svolgere 6 ore e 20 minuti, ma in estate spesso la giornata lavorativa non termina con l’orario ordinario, ma si prolunga oltre.

Una segnalazione nella quale si pone un fascio di luce sullo stato di disagio lavorativo del personale dell’igiene ambientale durante l’estate, a causa del forte caldo con cui il personale quotidianamente svolge il proprio dovere è quella portata a conoscenza da parte dell’Organizzazione Sindacale Cobas del Lavoro Privato della provincia di Lecce.

“Il personale dell’igiene urbana ogni giorno presta l’attività ‘porta a porta’ per la raccolta dei rifiuti delle famiglie, delle attività commerciali e turistiche e durante la pandemia i lavoratori con un lavoro silenzioso hanno permesso di prelevare e smaltire il materiale che poteva essere pericoloso e contagioso dei degenti a casa ammalati di covid-19. Con il caldo di questi giorni il problema della loro salute diventa molto preoccupante specie quando si inizia a lavorare alle 6 del mattino”, fa sapere il Segretario Giuseppe Piero Mancarella.

Orari di lavoro prolungati

“Da contratto – prosegue il sindacalista – bisogna svolgere 6 ore e 20 minuti ma spesso il normale orario di lavoro non basta perché dalle nostre parti con il turismo vi è un aumento smisurato di produzione di rifiuti domestici. Spesso la giornata lavorativa non termina con l’orario ordinario, ma si prolunga oltre e questo comporta che i lavoratori debbano effettuare ore in più sotto il sole cocente. Nella realtà succede che i lavoratori non possono ribattere al datore di lavoro perché si tratta di servizi essenziali e quindi non suscettibili di rinvio. Spesso succede che per motivi di lavoro e per motivi contrattuali la giornata lavorativa venga allungata si pensi ad esempio agli stagionali che lavorano per soli 3 o 4 mesi quelli estivi sono quelli che vengono utilizzati di più in orari allungati”.

Malori durante i turni

“Il caldo di questi giorni ha messo a dura prova tutto il personale di tutto il Salento e spesso arrivano notizie che qualcuno per via del forte caldo si senta male.

È successo a Ugento dove in una settimana hanno avuto un collasso 5 dipendenti per lo stress e il caldo torrido. In tre di questi casi è intervenuto il 118, l’ultimo l’altra mattina, portato d’urgenza a Tricase ed operato, perché aveva subito un infarto durante il turno”.

La modifica dell’orario

“Per questi motivi – Conclude Mancarella – insieme ai lavoratori abbiamo chiesto per il periodo estivo di lavorare di notte (03,00 – 09,20), sia per evitare il caldo torrido che per snellire il servizio e renderlo più efficace e per questo, si chiede alle autorità preposte la giusta verifica e una serie di interventi per evitare conseguenze tragiche per via del caldo e delle condizioni di lavoro disumane”.