​Festa Sant’Oronzo, l’appello al Sindaco Salvemini: ‘Rinunciamo ai fuochi d’artificio per pagare le bollette ai poveri’

L’appello alla nuova amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Carlo Salvemini è quello di utilizzare i soldi destinati allo spettacolo di fuochi d’artificio per pagare le bollette della luce alle famiglie povere.

Piano piano si sta delineando la festa in onore dei Santi Giusto, Oronzo e Fortunato che, come da tradizione, andrà in scena il 24, 25 e 26 agosto. Ci saranno le luminarie firmate anche quest’anno dalla storica ditta De Cagna, che vestiranno a festa il cuore della città e incanteranno i tanti turisti e salentini presenti con gli attesi giochi di luce a ritmo di musica. Ci sarà l’immancabile luna park, allestito all’ombra dello stadio via del Mare e ci saranno anche le bancarelle che sin dalle prime ore del mattino, metteranno in bella mostra prodotti di ogni tipo, comprese le ‘padelle’ che tanto hanno fatto discutere.
  
Sarà la processione in onore dei patroni della città ad aprire le celebrazioni religiose e civili che per tre giorni animeranno il capoluogo barocco. Chiuderà i festeggiamenti, invece, lo spettacolo pirotecnico, uno dei momenti più attesi della festa. Qualcuno però ha proposto di destinare i soldi destinati ai fuochi pirotecnici a qualcosa di più “utile”. È l’Associazione «Pronto Soccorso dei Poveri» capitanata dal guerriero Tommaso Prima a lanciare l’idea di utilizzare quel denaro per pagare le bollette della luce alle famiglie in difficoltà.
  
Da qui l’appello al sindaco Carlo Salvemini «I fuochi d'artificio, pericolosi per l'ambiente e per gli animali, possono essere ‘sacrificati’ – scrive –  per pagare le bollette della luce a tante famiglie povere leccesi che sono già al buio nelle loro case per il distacco avuto da parte dei gestori di energia elettrica o che hanno ricevuto l'avviso. Situazione che sta diventando gravissima in questi giorni con le alte temperature che inevitabilmente stanno contribuendo a peggiorare la situazione di salute soprattutto per anziani e disabili».



In questo articolo: