Pubblicità ingannevole per attirare indebitamente il maggior numero di iscrizioni dei futuri studenti. In tempo di orientamento allo studio e apertura delle iscrizioni per i prossimi anni scolastici, nel Capo di Leuca scoppia la polemica su un noto settimanale salentino, Il Gallo, tra il preside Mauro Polimeno dello Stampacchia e la dirigente scolastica, Chiara Vantaggiato, del Salvemini di Alessano.
La vicenda prende il via da una pubblicità, definita ingannevole a sentire il preside Polimeno, che l’Istituto di Alessano avrebbe fatto pubblicare su una rivista locale autodefinendosi "liceo scientifico" per accaparrarsi più iscritti: “Parlare di un Liceo Scientifico all’Istituto Salvemini è un indiscutibile falso. L’Istituto Salvemini ha un Liceo delle Scienze Applicate che, come è evidente per chiunque abbia una minima competenza in materia di ordinamenti scolastici, non è assolutamente un Liceo Scientifico ma semplicemente un’opzione dello stesso – spiega il preside dello Stampacchia, visibilmente contrariato dalla vicenda – Tale opzione formativa, pur nella sua dignità, propone un piano di studi che è indirizzato a ragazzi con attitudini ed interessi diversi rispetto allo“scientifico”. Naturalmente, è persino superfluo puntualizzarlo (ma tant’è…), un corso opzionale di Latino non trasforma le “scienze applicate” in “scientifico”, così come un Liceo Scientifico se aggiungesse una seconda lingua straniera opzionale non si trasformerebbe il Liceo Linguistico.”
La replica della dirigente scolastica del Salvemini non si fa attendere e a stretto giro una lettera arriva a gettare acqua sul fuoco, ribadendo la veridicità delle informazioni riportate nella pubblicità finita nell’occhio del ciclone: “Come dovrebbe essere ben noto, il D.P.R. 89/2010 all’art. 8 comma 4, prevede espressamente che il Liceo Scientifico comprenda l’opzione Scienze Applicate, come peraltro riconosciuto dallo stesso D.S. dello Stampacchia. Pertanto in un rapporto di genus a species, nel genus Liceo Scientifico rientra la species Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – puntualizza la dirigente scolastica del Salvemini – E’ quindi all’evidenza contraddittorio affermare che un’opzione del Liceo scientifico sia qualcosa di diverso dal Liceo Scientifico stesso! Pertanto l’aver pubblicizzato che presso il Salvemini di Alessano vi è un corso di Liceo Scientifico non è affatto un falso. Nell’inserto pubblicitario, inoltre, si fa espresso riferimento al Liceo Scientifico S.A. (Scienze Applicate); di ciò ne dà atto anche il Collega dello Stampacchia, sicché non si comprende il grave addebito di falso.”
Si sa, le giornate dell’orientamento o Open Day, come si chiamano con un termine moderno, sono molto importanti per far conoscere alle famiglie e al territorio l’offerta formativa dei vari istituti. Le scuole vengono aperte anche di sabato e talvolta anche di domenica per far visitare laboratori, palestre, aule. Tutto può essere utile per meglio orientare ad una scelta, ma poi per mettere troppo in mostra l’argenteria di famiglia si cade nell’equivoco. E di conseguenza nella confusione.
In questo bailamme ecco la voce della preside Anna Lena Manca dell’Istituto Don Tonino Bello di Tricase, che interviene su Leccenews24: “Auspico e chiedo con fermezza che il periodo dell’orientamento scolastico possa divenire anche un momento di confronto tra gli istituti di questo territorio che necessita di una maggiore collaborazione e cooperazione indirizzata alla crescita e all’incremento dell’offerta formativa. E’ comprensibile che in questo momento tutte le scuole cerchino di dimostrarsi competitive ai futuri fruitori, ma non si può dimenticare che deve essere lo studente al centro della questione; non è “tirando la giacchetta” agli studenti che si offrirà un servizio migliore, bisogna invece cambiare radicalmente l’approccio all’orientamento e mi rendo disponibile a contribuire in tal senso.”
Si attende, adesso, per scoprire se questa sia l’ultima puntata di questa vicenda o tra i due licei si procederà in questa direzione polemica che, a ben vedere, sembra essere del tutto ininfluente nel perseguimento dell’unico obbiettivo che la scuola pubblica avrebbe: garantire una buona offerta formativa agli studenti.
In definitiva, come spesso accade, i ragazzi conoscono la differenza tra un liceo scientifico ed un liceo equipollente e sanno spesso, già dai primi anni delle scuole medie dove proseguiranno gli studi; talvolta sono i genitori ad indirizzarli ed in più di un’occasione sono gli stessi a porre la giusta attenzione rispetto ai programmi e corsi di studio offerti da un liceo piuttosto che un altro.
Si tratterebbe quindi, nella fattispecie, di mettere da parte le pur comprensibili rivalità ed incanalare le forze nell’unica direzione utile per i giovani iscritti:l’ascolto dei ragazzi che consentirebbe di plasmare l’offerta formativa sulle loro aspettative future. Che sia latino la materia in più, o una lingua straniera, non rileva nell’intera esperienza umana e scolastica di un liceo. Rileva maggiormente quanto la scuola è disposta ad accompagnare lo studente nel percorso verso l’arduo inserimento nel mondo del lavoro. Ed a facilitarlo, oggi, ci vuole molto più che una singola materia aggiunta o tolta dal percorso di studi.
Ben orientare gli studenti significa combattere la dispersione scolastica e contribuire quindi alla crescita sociale ed economica del territorio. Sono tutti avvisati, dirigenti scolastici in primis.
