Lecce ospita il 54° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene, apertura con il Ministro Speranza

L’appuntamento si è inaugurato nella giornata di ieri, presente anche Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che ha svolto una lectio Magistralis.

Con l’intervento da remoto del Ministro della Salute Roberto Speranza, si è aperto nella giornata di ieri, a Lecce, il 54° Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI).

Nel corso del suo discorso il Ministro si è complimentato per l’intensa attività svolta dalla SItI durante questi anni di pandemia e ha anche assicurato il rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione, riconoscendone il ruolo primario per le indicazioni di Sanità Pubblica.

Il momento convegnistico, poi, è proseguito con i saluti delle autorità presenti, tra cui il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini; Il Direttore Sanitario ALS di Lecce, Rodolfo Rollo; il Presidente della SItI regionale, Michele Pannunzio; il Magnifico Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice; Pierluigi Lopalco, Assessore alla Sanità della Regione Puglia e il Governatore della Regione Puglia Michele Emilano.

Tra i soci illustri SItI presenti, Silvio Brusaferro, Ordinario di Igiene e Presidente dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità); Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute; Walter Ricciardi, Professore di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere Scientifico del Ministro Speranza per la pandemia, accolti dall’attuale Presidente Antonio Ferro e dai Past Presidenti del sodalizio.

Brusaferro, ha svolto una Lectio Magistralis su “Cosa ha insegnato il Covid_19 alla Sanità Pubblica”. Dopo una breve “panoramica” su quanto accaduto in Italia dall’inizio della pandemia e sullo stato dell’arte delle vaccinazioni, ha spiegato cosa la Sanità Pubblica ha imparato da questa esperienza.

Il Presidente della Società Italiana d’Igiene, poi, Antonio Ferro, ha enfatizzato come la pandemia Covid_19 abbia costituito una sfida inattesa per la società, la politica ed il Servizio Sanitario Nazionale, ma contemporaneamente come questa debba diventare un’occasione per il rilancio di una prevenzione integrata.



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