L’8 novembre 2024 il trasporto pubblico locale si fermerà per uno sciopero nazionale di 24 ore, proclamato dai sindacati per denunciare le condizioni lavorative sempre più precarie e l’inadeguatezza dei servizi offerti ai cittadini. Aderiscono all’ iniziativa i lavoratori di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferro.
Le ragioni della protesta
I motivi alla base di questa decisione sono molteplici e riguardano da vicino sia i lavoratori del settore che i cittadini utenti. I sindacati denunciano:
– Mancanza di investimenti: negli ultimi anni si è assistito a una progressiva riduzione dei finanziamenti destinati al trasporto pubblico, con conseguente deterioramento delle infrastrutture e dei servizi;
– Condizioni lavorative precarie: i lavoratori del settore lamentano salari bassi, carichi di lavoro eccessivi, turni massacranti e un aumento degli episodi di violenza;
– Scarsa qualità del servizio: la carenza di personale e la vetustà dei mezzi hanno portato a un peggioramento della qualità del servizio offerto ai cittadini, con ritardi, cancellazioni e sovraffollamento;
– Mancato rinnovo del contratto: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro è bloccato da tempo, con conseguenti mancati aumenti salariali e peggioramento delle condizioni contrattuali.
Le conseguenze per i cittadini
Lo sciopero avrà inevitabili ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini, con disagi che potrebbero protrarsi per l’intera giornata dell’8 novembre. Si prevedono:
– Riduzione o sospensione delle corse: bus, tram e metro subiranno forti riduzioni di servizio, con possibili cancellazioni di corse, soprattutto nelle ore di punta;
– Aumento dei tempi di attesa: anche per i pochi mezzi in circolazione, si prevedono ritardi e maggiori tempi di attesa alle fermate.
– Difficoltà negli spostamenti: per raggiungere il luogo di lavoro, la scuola o gli appuntamenti sarà necessario pianificare con largo anticipo gli spostamenti e valutare alternative al trasporto pubblico.
Un appello per il futuro del trasporto pubblico
Con lo sciopero, i sindacati lanciano un appello alle istituzioni affinché si intervenga per garantire un futuro sostenibile al trasporto pubblico. Sono necessarie maggiori risorse economiche, un rinnovo del contratto nazionale di lavoro e misure concrete per migliorare la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori.
Le parole dei sindacati
“Siamo consapevoli dei disagi che ci saranno il giorno dello sciopero – affermano i sindacati – ma è lo stato in cui versa il settore che crea disagio ai cittadini ogni giorno, tutti i giorni!”.
Cosa fare
Per limitare i disagi causati dallo sciopero, si consiglia di:
– Informarsi: consultare i siti web e le app delle aziende di trasporto pubblico per conoscere gli orari e le tratte garantite;
– Pianificare gli spostamenti: valutare l’utilizzo di altri mezzi di trasporto, come la bicicletta, l’auto o il car sharing;
– Lavorare da remoto: se possibile, optare per lo smartworking.
– Essere pazienti: lo sciopero è uno strumento di protesta legittimo e può causare dei disagi temporanei.
Un futuro migliore per il trasporto pubblico
Lo sciopero dell’ 8 novembre è un segnale forte che non può essere ignorato. È necessario un cambio di rotta per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente, sicuro e sostenibile, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori.
