​Buona la prima per Gallipoli Run, l’oncologo Serravezza: ‘continuerò la mia battaglia contro Tap per i miei pazienti che non ci sono più’

Grande successo per la prima edizione della manifestazione Gallipoli Run – Corri per la ricerca. Ampio spazio anche alla battaglia portata avanti dall’oncologo Giuseppe Serravezza che ha intrapreso lo sciopero della fame e della sete contro la realizzazione del gasdotto Tap.

1255 partecipanti alle gare in programma fanno urlare al successo, con merito, della prima edizione di «Gallipoli Run – Corri per la Ricerca», la manifestazione podistica nazionale non profit organizzata dalla Lega contro i tumori di Lecce a sostegno del "Centro Ilma", con il patrocinio di Fidal e Coni. L’evento andato in scena, questa mattina, nella Città Bella sotto il tiepido sole di maggio ha superato tutte le più rosee aspettative. Sport, solidarietà (il ricavato sarà utilizzato per finanziare borse di studio di giovani ricercatori e ricercatrici nell’ambito del progetto Geneo), ma anche ‘protesta’: ampio spazio, infatti, è stato dedicato alla battaglia che Lilt Lecce sta portando avanti, da tempo, contro la realizzazione del gasdotto Tap.

L'oncologo Giuseppe Serravezza, visibilmente provato e affaticato dallo sciopero della fame e della sete iniziato cinque giorni fa, non poteva che ‘ricordare’ le ragioni che lo hanno spinto a un gesto così “estremo” per riaprire il dialogo con il Governo e fermare l’avanzamento del progetto considerato ‘strategico’.
 
Dal palco, circondato da una nutrita delegazione di Sindaci salentini, il referente scientifico di Lilt Lecce ha urlato «vado avanti». «Le abbiamo tentate tutte – ha affermato – cinque anni per far capire che il Salento non può più permettersi opere così impattanti. L'aveva già messo per iscritto il professore Giorgio Assennato, ex direttore di Arpa Puglia, a proposito delle centrali a biomasse: la situazione sanitaria di questa terra è tale da non potersi più permettere più ulteriori pressioni di carattere ambientale. Vuol dire che siamo messi male, lo dicono i dati e non solo. Accanto a queste motivazioni, ce ne sono altre, di carattere quasi personale: sono i miei pazienti che non ci sono più, i tanti che andandosene mi hanno chiesto di fare qualcosa per evitare ai loro figli la stessa sofferenza».
  
Sempre affiancato dalla presidente Lilt Lecce Marianna Burlando e dal vice presidente Antonio Micaglio, l'oncologo ha concluso con un appello: «Chiedo ai professionisti di questo territorio, a chi come me ricopre un ruolo sociale – ha detto – di spendersi un po' di più e concretamente. Non possiamo lasciare in mano a loro il nostro futuro. Quel che accadrà non dipende da loro, dipende da noi».
  
Accorato anche l'appello dei tanti Sindaci salentini che si sono stretti attorno al dottor Serravezza: «Oggi più forti che mai del sostegno della popolazione – ha dichiarato Marco Potì, primo cittadino di Melendugno – noi sindaci del Salento siamo su questo palco per dire ancora una volta un 'no' deciso alla Tap. E a chi dice che si tratta solo un 'tubicino' del gas, rispondiamo con la fermezza delle nostre fasce tricolore e con la protesta estrema del professore Serravezza, al quale tuttavia chiediamo con forza di sospendere questo sciopero perché abbiamo bisogno di lui, della sua competenza, della sua energia, per vincere tutti insieme questa battaglia».
  
Anche il padrone di casa, il primo cittadino di Gallipoli Stefano Minerva, ha preso la parola per ringraziare l’oncologo Serravezza e tutti i volontari Lilt che hanno organizzato la Gallipoli Run: "Questo evento così importante e partecipato – ha detto Minerva – ha unito sport, ricerca e salute ma anche la grande mobilitazione del Salento contro il progetto Tap. Dottore Serravezza, noi sindaci ci siamo e andremo avanti, ma le chiediamo ora di fermarsi, con le lacrime agli occhi, perché abbiamo bisogno di lei per questa e tante altre battaglie per il bene della salute dei salentini».