​Caso Sarparea, a Nardò insorge il Comitato in difesa degli ulivi. Il Comune ‘siamo in una fase tecnica’

Continua a far discutere il caso, ormai noto, dell’oasi che ospita ulivi secolari dove, secondo il progetto, dovrebbe sorgere un resort di lusso. La vicenda che ha fatto non poco discutere continua a tenere banco, sul piano politico e non solo.

Fa discutere il caso della Sarparea, in agro di Nardò, un’oasi incontaminata di ulivi secolari in luogo dei quali, secondo i progetti, dovrebbe sorgere un imponente resort. Soltanto tre anni fa, nel 2014, il consigliere di opposizione dell'allora Giunta Risi, Pippi Mellone, attuale Sindaco della città, impiantava una battaglia senza precedenti per contrastare il progetto. Ad oggi, secondo il Comune, quella stessa pianificazione, avrebbe subito le modifiche idonee al concretizzarsi del recupero dell’antica Masseria, vale a dire l’adeguamento del pptr. 
 
La zona, in effetti, sarebbe destinata ad insediamenti di siffatta tipologia dal Piano Regolatore Generale, cosi concepito a partire dagli anni 80’, successivamente adottato  negli anni 90’ ed infine approvato nel 2002; negli ultimi 22 anni, in verità, nessuno avrebbe chiesto una modifica della destinazione urbanistica di quelle aree che, come detto, il Piano Regolatore destinava a progetti di tale natura.
 
Ad ogni buon conto, soltanto una parte degli ulivi secolari ivi presenti sarebbero spostati ed il patrimonio naturale dell’ambiente sarebbe, in tal modo, salvato o alternativamente tutelato al meglio. Secondo i piani, sarebbero 70 le villette da costruire, un hotel – centro servizi ed un resort.

La vicenda, tuttavia, ha sollevato non poche polemiche, i gruppi ambientalisti sono pronti a dare battaglia al Comune ed è sorto il  Comitato “Salviamo la Sarparea”. Bruno Vaglio, paesologo e portavoce dell’associazione, rivendica la difesa di un luogo che sarebbe, in primo luogo, identitario per una intera civiltà, la nostra: “Il nostro obiettivo è salvaguardare l’intero uliveto monumentale, inteso come l’insieme inscindibile costituito da suolo e soprassuolo (gli alberi), così come previsto dalla L.R. n. 14/2007. Riteniamo, infatti, che la monumentalità degli ulivi vada intesa, non come una caratteristica intrinseca delle piante, ma come aspetto fondamentale che riguarda l’ambito territoriale in cui sono inserite e il ruolo che esse esercitano nel quadro scenico dei luoghi.”

In difesa degli ulivi della Sarparea si schiera anche il Movimento 5 Stelle che, per il tramite di Cristian Casili, consigliere regionale ed agronomo, amico di tante battaglie ambientaliste di Pippi Mellone, dichiara apertamente che il progetto sia, a parer suo, incompatibile con i luoghi ed annuncia che il censimento degli ulivi, in fase di svolgimento, lo testimonierà. 
 
Valentina Petrucci 



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