​Da un gestore di energia all’altro per non pagare le bollette: quando la povertà non riscalda

Si sta diffondendo sempre di più un fenomeno che vede stipulare contratti con diversi fornitori di energia, più volte all’anno, pur di evitare di vedersi staccata la luce per morosità.

A volte la disperazione porta ad inventarsele tutte pur di sopravvivere. Ed ora che anche nel Salento è giunto il freddo, riscaldarsi diviene inevitabile. Così come fondamentale diventa il servizio di luce e gas all’interno di un nucleo famigliare. C’è chi, però, non riesce a pagare le bollette. Parliamo di famiglie, anche salentine, che sbarcano il lunario con lavori saltuari o addirittura senza reddito, che fanno fatica ad arrivare a fine giornata.
 
Ed ecco che, in virtù di questa povertà, alcuni sono disposti a tutto pur di non restare al gelo. In che modo? Semplice. Si chiede prima al fornitore d’energia la dilazione del pagamento stipulando, contemporaneamente, un nuovo contratto con gestore differente. Nel frattempo, tra un sollecito e l’altro e prima che giunga il preavviso di distacco, viene ripetuta la medesima “operazione” con un altro gestore ancora. Del resto, in Italia, esistono diverse società private che operano nel settore. E così c’è chi va avanti per mesi, se non addirittura anni.
 
Un “gioco” che risulta tutto tranne che onesto, ovviamente. E tecnicamente non si tratta nemmeno di allaccio abusivo. Tale sistema prevede che al cambio di intestatario corrisponda pure quello del fornitore. Persone che, finché non vengono scoperte, rientrano solo in delle specie di “black list”, o comunque definite alla stregua di “cattivi pagatori”. Chiaro che, però, continuare così all’infinito sarebbe impossibile. La morosità in alcune zone della provincia leccese, d’altronde, non risulta affatto una novità.
 
Doveroso, ad ogni modo, stigmatizzare certi comportamenti. Per carità, assunti in notevoli situazioni di difficoltà, ma che potrebbero davvero ritorcersi contro gli autori, un giorno. 



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