​Nasce a Lecce un’associazione che promuove le coltivazioni bio. Un argine al cibo spazzatura

‘Terre del Salento’: una realtà nuova che intende favorire l’associazionismo di operatori economici e culturali, sensibilizzare le nuove generazioni e diffondere il modello alimentare mediterraneo sostenendo l?attività di informazione e ricerca sull’agricoltura biologica.

L’equilibrio naturale sta sicuramente attraversando un momento di disgregazione e oggi che ne abbiamo consapevolezza c’è la necessità di correre ai ripari.
 
Allergie e intolleranze sono sempre più all’ordine del giorno e consumare cibi biologici, non contaminati da additivi chimici o di sintesi, che rispettino il ritmo delle stagioni e la naturale rotazione dei terreni risulta determinante per arginare la diffusione di queste patologie. Un’attenzione maggiore al cibo che consumiamo è, dunque, fondamentale.
 
Importante è indubbiamente preferire l’utilizzo di prodotti biologici che abbiano una tracciabilità, la possibilità cioè di ricostruire e seguire la produzione di un prodotto agro-alimentare mediante l’identificazioni documentate e la garanzia del controllo da parte di appositi enti certificatori.
 
A Lecce è nata un’associazione di agronomi, biologi, imprese e amministrazioni comunali che con “Terre del Salento” promuove, appunto, l’agricoltura biologica. Una rete bio-etica che mira a creare una sinergia tra i vari soggetti, per la tutela e la valorizzazione di ambiente e natura con un’attenzione all’eco-sostenibilità. Un’associazione senza fini di lucro che mira a difendere e diffondere la produzione biologica nei comparti sia agricolo e zootecnico che forestale e agro-industriale.
 
“Terre del Salento” promuove, di fatto, la nascita e lo sviluppo di aziende che operano nel settore primario, ponendo un’attenzione particolare al recupero delle coltivazioni autoctone. Favorire la sostenibilità ambientale e la collaborazione con le istituzioni locali è uno dei principali obiettivi che l’associazione intende perseguire.
 
Implementare l’offerta delle eccellenze agricole, ambientali e culturali potrà sicuramente creare un incentivo al miglioramento di altri servizi connessi con il territorio. Tante, in proposito, le azioni volte a creare circuiti virtuosi stabili che sappiano valorizzare quel patrimonio eno-gastronomico che da sempre contraddistingue il nostro Salento.
 
Fanno parte dell’associazione i Comuni di Ruffano, Melissano, Mesagne, Specchia, Supersano, Uggiano La Chiesa, l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Lecce oltre ad Antonia Macrì, titolare dell’omonima impresa agricola di colture olivicole in Maglie, Luigi Toma, proprietario dell’omonima azienda olivicola in Ugento, la società «B.n.m. costruzioni srl» con sede a Sant’Arpino (Caserta), la società «Quinta generazione società agricola srl» di Melissano, la società "V.a.g. società agricola srl» di Ruffano e i professionisti Aurelio Brandolino, Antonio Criscuolo, Massimo Farina, Giovanni Micaletto, Angelo Franco Vignes e Natascia Vincenti.
 
di Tiziana Protopapa



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