​Pagamenti tempestivi ai fornitori: ‘promossa’ la Asl di Lecce, in Puglia nessuno fa meglio

Itp, l’indice di tempestività nei pagamenti ai fornitori promuove la Asl di Lecce: in Puglia nessuno fa meglio. L’azienda sanitaria locale definita come ente ‘buon pagatore’.

L’Asl di Lecce è decisamente un ente “buon pagatore”: un fornitore, mediamente, deve pazientare almeno due settimane oltre la scadenza per vedersi liquidata una fattura. Un piccolo record certificato dagli ultimi dati dell’Itp, ovvero  l’indice della tempestività nei pagamenti diffusi da Benedetto Pacifico, dirigente del Dipartimento promozione della Salute della Regione Puglia. L’analisi appare sulla rivista “Vivilasanità” e valuta proprio il rapporto (non sempre agevole) con i fornitori. L'azienda sanitaria leccese, guidata dal direttore generale Silvana Melli, ha messo a segno la performance migliore nel primo semestre 2016: 28 giorni in meno rispetto alla media regionale, che fissa a 42 i giorni di ritardo per regolare i pagamenti commerciali.

Un trend positivo che ha interessato in misura diversa tutte le aziende sanitarie, ma che a Lecce certifica un intervento di verifica e controllo avanti da diverso tempo. E che, in generale, comporta una notevole riduzione della spesa sugli interessi di mora e un netto calo delle anticipazioni bancarie.  Un lavoro lungo e metodico basato sull’analisi della spesa. Basti pensare che nel 2012 l’indice di tempestività della Asl di via Maglietta toccava quota 182 giorni rispetto ad una media regionale di 239, un tetto calato nel 2015 a quota 42 (-78%) e ancora nel 2016 (con un ulteriore abbattimento del 66% sul dato precedente).

Per la direzione strategica dell’aziendacommenta il direttore amministrativo, Antonio Pastoreè un buon risultato da mettere in archivio. L’impegno su questo fronte continua senza sosta: bisogna ancora intervenire sul versante della riorganizzazione delle strutture amministrative dedicate”.

L’Asl di Lecce – conclude Pastore – sta già lavorando su questo filone, consapevole che il sistema funziona meglio e dà risultati grazie all’impegno e alle competenze delle diverse componenti aziendali”.



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