Erano quasi tre mesi che su Lecce il cielo non concedeva qualche goccia di pioggia. Un fatto che certamente dispiacerà a chi aveva scelto la giornata di oggi per andare al mare e prendere il sole, ma che viene considerata un’autentica manna dal cielo per chi costretto a lavorare in piena estate, e sono tanti, ha dovuto fare i conti con il caldo torrido portato da Caronte nelle scorse settimane.
Proprio in queste ore, a livello nazionale è stata posta la questione siccità, una problematica seria che riguarda non solo le regioni del Sud, ma tutta l’Italia. Tanto che si è pensato di assumere decisioni drastiche come tagliare l’acqua per otto ore in una città come Roma e anche nel Salento molti comuni hanno ‘pensato’ di razionare l’acqua che scorre dal rubinetto.
Ce l’ha messa tutta l’anticiclone di origine nord Africana con il suo carico di ‘aria rovente’ a battere i record delle stagioni 2003 e 2012, anche se i meteorologi non escludono altro caldo bollente nelle prossime settimana. Questa purtroppo, secondo gli esperti, è solo una “tregua”.
Di certo, le temperature segnate dall’asticella della colonnina di mercurio, con picchi di 40 gradi, non hanno aiutato gli incendi che hanno letteralmente messo in ginocchio i Vigili del Fuoco costretti a fronteggiare i roghi divampati in diversi punti. In alcuni casi non sono riusciti, da soli, a domare le fiamme tanto che è stato necessario l’uso dei canadair.
Anche per questa ragione è importante la pioggia, gli esperti fanno sapere che basta mezz’ora di acquazzone per diminuire il rischio incendi per via della coltre umida che impedisce l’alimentazione del fuoco.
