La musica, sparata a tutto volume 24 ore su 24, è solo l’ultima della lunga lista di “lamentele” dei cittadini di Castri di Lecce che, da qualche giorno, sono costretti a convivere con un rave-party, organizzato in una campagna al confine tra la città e il comune di Lizzanello. La ‘scena’ che si è aperta davanti agli occhi di chi ha voluto capire cosa stesse accadendo è stata quasi surreale: un esercito di giovani italiani e stranieri ha ‘conquistato’ quel pezzettino di uliveto, trasformandolo in terra di nessuno.
Per dare vita alla ‘festa’ all’insegna della trasgressione e dell’illegalità hanno persino abbattuto alcuni alberi e rimosso qualunque ostacolo che rischiava di intralciare la strada verso il divertimento senza regole.
Una situazione diventata insostenibile come dimostrano le centinaia di telefonate e messaggi giunte al Sindaco, Andrea De Pascali che ha dovuto raccogliere le infuocate proteste dei suoi concittadini stanchi di dover accettare, oltre ai disagi, anche l’idea che nessuno potesse far nulla per ripristinare la tranquillità turbata.
Così, come promesso nelle scorse ore, De Pascali ha preso carta e penna e ha scritto al Prefetto, Claudio Palomba per informarlo dell’accaduto. Una lunga lettera per chiedere di intervenire per fermare il fenomeno e bloccare le ripetute illegalità che si stanno consumando sul territorio.
«Lei comprende – si legge nella missiva – che si tratta di una situazione fuori da qualunque logica e legalità, davanti alla quale un primo cittadino “armato” di un solo vigile urbano, può poco se non nulla. Non riesco più a stare dietro alle tante segnalazioni e non posso voltare le spalle ai miei concittadini sull’orlo dell’esaurimento: la musica fa tremare i vetri di molte abitazioni, nessuno riesce più a dormire tranquillo e la gente ha paura a recarsi nei propri fondi agricoli e casette di campagna perché da ogni angolo sbucano persone ‘allucinate e allucinanti’».
Insomma, un clima che non rispecchia il piccolo paese dell’entroterra salentino che mai, o quasi mai, balza agli onori della cronaca locale.
La lettera indirizzata al Prefetto chiude con un paragone che spesso in questi giorni ha aleggiato tra il borbottio dei cittadini: il 'massiccio' dispiegamento di forze dell'ordine nelle campagne di San Basilio. «Da Sindaco NO-Tap – conclude De Pascali – mi aspetto un forte intervento anche nel mio territorio, al pari di quello che vediamo in aree vicine a Castri, peraltro con problemi di ordine pubblico e vivibilità . glielo assicuro, di gran lunga inferiori rispetto a quanto ho dovuto vedere e sentire, purtroppo, nel mio territorio per colpa dei punkabestia». Il riferimento, ovviamente, è alla querelle che ha tenuto banco in questi giorni alla luce delle dichiarazioni del Questore, Leopoldo Laricchia che hanno sollevato la ‘reazione’ del sindaco di Melendugno, Marco Potì.
«Sono fiducioso – conclude – perché credo che lo Stato debba sempre e comunque garantire tutti e far sì che qualunque azione e/o procedimento si svolga nel pieno rispetto delle regole. Per questo sono sicuro di un tempestivo e adeguato intervento».
