​Sono pronti i risultati degli esami istologici fatti 3 mesi prima, ma il paziente nel frattempo è deceduto

Ieri mattina i familiari di Nonno Nino hanno ricevuto una telefonata da un’infermiera del Vito Fazzi di Lecce che li invitava ad andare a ritirare i risultati dell’esame istologico, fatto tre mesi prima.

Nonno Nino ha lasciato un vuoto difficile da colmare per i parenti, gli amici e per chiunque aveva imparato a conoscerlo attraverso i suoi appassionati racconti, in cui trapelavano dettagli affascinanti di 97 anni di storia. La seconda Guerra mondiale combattuta in prima linea, la passione per il pugilato e la voglia di vivere dimostrata ad ogni occasione utile. Ma nonno Nino, classe 1919, continua ancora a far parlare di sé, anche dall’aldilà. Con sorpresa, a “ricordarlo” è stata una chiamata giunta dall’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, dove era stato sottoposto ad un piccolo intervento chirurgico.
  
Dall’altra parte del telefono un’infermiera del reparto del nosocomio salentino in cui l’uomo era stato ricoverato che invitava la famiglia di Nonno Nino ad andare a ritirare il risultato istologico fatto circa tre mesi prima. ‘È pronto venga così le fisso anche l’appuntamento per parlare con il primario’ avrebbe detto. Ma Nonno Nino non c’è più.
  
La parente, che non si aspettava di ricevere quella telefonata, non ha avuto la forza di rispondere che l’anziano era venuto a mancare, ma tra i familiari il commento è stato unanime: ‘Nonno Nino è morto e non possiamo prendercela con nessuno, ma possibile che per avere i risultati di un esame istologico si debba attendere tre mesi?’
  
La storia ricorda vagamente quella raccontata un po’ di tempo fa da un’altra utente che dopo aver subito un piccolo intervento chirurgico, si è sentita rispondere che per avere i risultati del relativo esame istologico avrebbe dovuto chiamare "ripetutamente" per sapere quando fossero stati pronti.
 



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