​Una tartaruga ha scelto le Cesine per deporre le uova. Casili ‘un’emozione forte’

Una tartaruga Caretta Caretta ha deposto le uova sulla spiaggia dell’oasi protetta ‘Le Cesine’. Il tratto è stato messo in sicurezza. Cristian Casili ‘è il risultato degli impegni profusi in questi mesi, ma la strada da percorrere è ancora tanta’

Ha scelto un luogo “speciale” per fare il nido e così da quando una tartaruga ‘Caretta Caretta’ ha deposto le uova sulla spiaggia dell’oasi protetta “Le Cesine” il punto è costantemente monitorato dagli esperti e dai volontari del Wwf, che tutelano l’area, per evitare che mareggiate o altri tipi di disturbi impediscano che la natura faccia il suo corso. La zona, infatti, è stata messa in sicurezza e sarà ‘difesa’ fino a quando dai granelli di sabbia non spunteranno le piccole tartarughe pronte ad affrontare il loro viaggio in mare.
 
L’evento a dir poco straordinario e unico rappresenta una sorta di “ricompensa” per gli sforzi che il Wwf insieme al Comune di Vernole, al Corpo forestale dello Stato e tanti amici delle Cesine hanno speso in questi mesi  per salvaguardare l’integrità, la pulizia e le caratteristiche del luogo, per lungo tempo minacciato dai rifiuti. E come ha sottolineato in una nota stampa il Vice Presidente della V Commissione Regione Puglia, Cristian Casili quando una battaglia ottiene riscontri tangibili grazie all'impegno e all'attenzione profusi la soddisfazione non solo è enorme, ma anche innegabile.
 
«Mi riferisco – si legge nel comunicato a firma del consigliere pentastellato – alla denuncia della condizione di degrado, che ho rilevato sul campo più volte, di ben otto chilometri di litorale all'interno del Parco naturale delle Cesine, e delle conseguenti proposte di riqualificazione che ho avanzato per ridare dignità a un'area di assoluto pregio per l'intera Puglia, che può e deve diventare un parco multifunzionale in virtù della sua attrattività naturalistica e della sua ricchezza in termini di biodiversità».
 
Informato dai responsabili WWF dell’oasi della notizia, anche Casili non trattiene l’emozione, in fondo  erano 20 anni che questa specie non nidificava su quel tratto di litorale: «Ho amato fin dal primo momento le Cesine – prosegue – Abbiamo attivato subito dei tavoli tecnici in Regione per trovare le risorse necessarie a ripulire una spiaggia zeppa di plastica e di rifiuti di ogni genere, e l'attivismo messo in campo ha portato a un primo stanziamento ad hoc pari a 100mila euro». 
 
Di certo, la strada da percorrere è ancora tanta, ma è iniziato un percorso per la cura e la tutela di questi mille ettari di territorio. «Stiamo già lavorando – conclude il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle – per dotare le Cesine di un’"Oasi blu", che porti alla valorizzazione dei prodotti agricoli e del mare e alla creazione di una comunità del cibo e della pesca».
 
Adesso inizia un periodo di monitoraggio costante del nido; mantenendo il sito in sicurezza la schiusa avverrà ai primi di ottobre, e se gli standard di tutela continueranno a essere garantiti potremo festeggiare un'ulteriore, splendida notizia volta a restituire alle Cesine lo status di eccellenza che le compete.



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