A ‘Diritti a Sud’ la Masseria Boncuri: ospiti i 16 extracomunitari di campo Arene-Serrazze

Sarà l’associazione Diritti a Sud a dover gestire fino a febbraio la Masseria Boncuri. Qui saranno ospitati anche i sedici extracomunitari che erano relegati nel campo ricovero di Arene-Serrazze. ‘Basta extracomunitari per strada – commenta il sindaco Mellone – Nardò accoglie’.

L'Amministrazione Comunale di Nardò ha deciso di affidare all’associazione "Diritti a Sud" la gestione della Masseria Boncuri, fino al 28 febbraio 2017. E sarà qui che, già a partire da questa sera, saranno ospitati i 16 lavoratori extracomunitari che sino ad oggi hanno trovato ricovero nel campo di Arene-Serrazze.
 
Il provvedimento, quindi, mira a risolvere il problema sociale e igienico-sanitario rappresentato dalla perdurante presenza di questi extracomunitari alla estrema periferia della città, in un sito non adeguato ad accoglierli. 'L’associazione Diritti a Sud – spiegano da Palazzo Personè – è impegnata da tempo sul territorio cittadino in servizi di volontariato e attività di solidarietà sociale destinati ai lavoratori migranti e ha manifestato piena disponibilità ad avere l’affidamento temporaneo della gestione della struttura di Masseria Boncuri, già destinataria di un finanziamento che è compatibile con la presenza di immigrati e con le finalità di questa scelta dell’amministrazione comunale.
 
La decisione di procedere con un affidamento diretto è stata dettata dall’urgenza di trovare un tetto e un ricovero dignitoso ai migranti e scongiurare i tempi ragionevolmente più lunghi di un affidamento tramite un bando di gara (che verrà comunque messo a punto per il futuro). I volontari dell’associazione, a turno, vigileranno sulla struttura h24 e si occuperanno di registrare le presenze, di garantire la pulizia quotidiana e la massima cura dell’immobile. Nella struttura, oltre ai posti letto e ai servizi, ci sono spazi per attività formative e ricreative'.
 
I sedici extracomunitari sono tutti in regola con le normative sul lavoro e la permanenza in Italia e sono stati identificati dalla Polizia. La decisione, poi, arriva con la chiusura definitiva del campo estivo di Arene-Serrazze, allo smontaggio delle tende e alle relative operazioni di pulizia, nonché al completo sgombero di ruderi, rifiuti e altri suppellettili dall’area del cosiddetto “ghetto”, intorno alla ex falegnameria, e anche dai terreni circostanti. 'Queste operazioni – si legge – saranno completate nei prossimi giorni.
 
'Questa città finalmente non avrà più lavoratori extracomunitari che vivono per strada o nelle campagne – ha commentato il sindaco Pippi Mellone – e segna uno storico cambio di passo rispetto al passato e al passato più recente, un salto dalla logica dell’indifferenza e delle ruspe a una dell’accoglienza vera, concreta, visibile. Così laviamo l’onta del processo Sabr e della mancata costituzione di parte civile da parte della vecchia amministrazione. Boncuri sarà il fulcro di tutte le attività che metteremo in campo per il 2017, con costi ridotti e senza oneri per gli affitti come è stato sino ad oggi. Soprattutto usciamo da una visione emergenziale per passare a una idea di programmazione, visto che mercoledì sarò a Bari per calendarizzare l’accoglienza del 2017 con i dirigenti della Regione Puglia. Posso dire inoltre che nei prossimi giorni metteremo a bando i terreni intorno a Boncuri per permettere a chi lo vorrà di utilizzarli con una logica di agricoltura sociale e al fine di rendere più decorosa tutta l’area di Boncuri. Ora l’ultimo sforzo, quello della integrazione vera con la città, affinché Boncuri non sia solo dormitorio, ma un centro vivo'.
 
Soddisfazione espressa anche da Rosa Vaglio, presidente dell'Associazione Diritti al Sud che di ce 'contenta perché è quello che abbiamo sempre sognato di fare in questi anni di duro lavoro di accoglienza e solidarietà. Accettiamo con umiltà e con il coinvolgimento degli stessi ospiti terremo la struttura pulita e con il massimo decoro. Soprattutto cercheremo di tenerla viva, con attività formative o ricreative, allungando un “ponte” con il resto della città e con i neretini. Per la prima volta da quando ci siamo, sentiamo la stima di Nardò”.
 
Infine, gli assessori Oronzo Capoti e Daniela Dell’Anna hanno rimarcato l’impegno costante dell’amministrazione comunale sul fronte dei bisogni, non solo dei migranti, ma anche dei tanti neretini che non hanno una casa o un lavoro. “Questa scelta – concludono – è solo un segmento di una serie di attività sociali a 360 gradi, che prescindono dalle nazionalità, dal colore della pelle e da ogni tipo di differenza'.



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