A Monteroni il pediatra va in pensione e 800 bambini rischiano la copertura. Dal M5S: ‘l’Asl intervenga’

Il meetp del Movimento 5 Stelle di Monteroni lancia l’allarme: ‘in paese è andato in pensione il pediatra e circa 800 bambini rischiano di restare senza dottore’. Sul caso interviene anche Antonio Trevisi: ‘chiederò un intervento immediato’.

A Monteroni è allarme pediatra. La storica dottoressa Maria Grazia De Giorgi, infatit, dopo 40 anni di onorato servizio, va in pensione, ma adesso il rischio è quello di una crepa nel sistema di copertura medica. L’allarme arriva direttamente dal Movimento Cinque Stelle che spiega: "l’Asl è a conoscenza, già da cinque mesi, del pensionamento della pediatra di famiglia, ma non si è preso nei tempi dovuti alcun provvedimento con il risultato che oggi, circa 800 bambini di Monteroni con le loro famiglie, si trovano senza un pediatra di riferimento e rischiano di essere spediti presso altri medici massimalisti (ossia già con il numero massimo di bambini consentito per legge) oppure nel peggiore dei casi in altri paesi a chilometri di distanza".
 
Dal Meetup locale “Monteroni Cinque Stelle” viene diramata una nota: “Dove andranno i bambini rimasti senza servizi medici?  L’esigenza del territorio sarà ancora una volta disattesa, probabilmente grazie a misere manovre locali, dov’è la politica? Perché le istituzioni regionali e locali non intervengono? Quello che è successo negli ultimi anni nell’assistenza materno-infantile nella nostra regione, di cui la triste vicenda di Monteroni è solo una piccola parte, meriterebbe un’inchiesta degli organi istituzionali deputati ad azioni di controllo. Riteniamo che sia un fatto grave penalizzare le aree interne della provincia, ogni qualvolta che si verificano carenze di personale.”
 
Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo del M5S in Regione Puglia, Antonio Trevisi: “Si rispetti – chiosa – quanto previsto negli Accordi Collettivi Nazionali e Regionali di medicina pediatrica che dispongono, nel caso di pensionamento di individuare un nuovo pediatra, quando  tutti i medici disponibili hanno già raggiunto il massimale. Nei prossimi giorni sentirò i responsabili in quanto è impensabile che con l’inizio delle scuole e con la stagione più critica dal punto di vista delle malattie infettive, ormai alle porte, ci possano essere pediatri costretti a curare anche centinaia di bimbi in più rispetto al massimale previsto dalla legge. Tutto questo va a danno dei più piccoli con evidenti rischi legati al non ricevere assistenza medica adeguata. Chiederò – conclude Trevisi – un intervento quanto più rapido possibile per ripristinare i criteri prescritti nei suddetti accordi collettivi.”



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