A Torre Castiglione non c’è più spiaggia libera, una cittadina scrive al sindaco Albano

Una cittadina ha scritto al sindaco della città jonica per lamentare l’ormai totale inesistenza di accessi liberi al mare. La costa trabocca di bagnanti che spesso si trovano costretti a spostarsi alla ricerca di un posto libero sulla sabbia.

Per quest’anno, non cambiare, stessa spiaggia stesso mare” recitava il tormentone estivo degli anni '60. Purtroppo però la promessa non potranno mantenerla coloro che usavano frequentare la spiaggia di Torre castigliane in quel di Porto Cesareo. Il problema è quello che sta colpendo molte località marine del Salento, ovvero il rimpicciolirsi degli spazi di spiaggia libera a causa dell’estensione di stabilimenti balneari a pagamento.

Molti cittadini che non possono permettersi un ombrellone presso questo o quel lido proprio non ci stanno e tentano di smuovere le istituzioni preposte affinchè la spiaggia libera non rimanga soltanto un ricordo. Così, la signora Antonietta prende carta e penna e scrive al sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano.

“Egregio Signor Sindaco, sono una cittadina che da quaranta anni abita e frequenta la località di Torre Castiglione in Porto Cesareo. Stamattina, domenica 24 luglio, abbiamo potuto usufruire forse per l'ultima volta della spiaggia libera di Torre Castiglione. Oggi una folla di vacanzieri, turisti, affezionati e residenti popolava la spiaggia interrogandosi sulle loro future mete vacanziere. C'erano famiglie, tanti bambini, anziani, alla ricerca di un angolo di spiaggia libero per passare una giornata in relax”.

Insomma, come racconta la signora, lettini e ombrelloni in serie hanno preso il posto delle piccole sdraio e degli ombrelloni variopinti tipici della spiaggia libera.

Vi ricordo Signor Sindaco – prosegue la scrivente – che queste sono quelle famiglie come la mia  che stringono la cinghia e tirano avanti con 1.000 euro al mese e con le quali paghiamo imposte e  tasse, paghiamo il cinema, il caffè, la spesa, il parcheggio, ecc. Proprio non possiamo permetterci di pagare anche un ombrellone e due sdraio. Tanto più che la natura ci ha donato, a due passi da casa, meraviglie di spiagge e mare pulito. Dove andremo ora? Ci sposteremo più su in provincia di Taranto o più giù dove? Torre Lapillo oramai trabocca! Dove andremo noi “poveri salentini” per godere di un angolo di spiaggia e di cui prima eravamo ricchissimi?”. Già, una ricchezza che hanno in pochi e di cui tanti vogliono godere. Nei limiti delle concessioni demaniali.



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