Acceleratore Lineare, l’Asl rassicura: i tempi di installazione saranno rispettati

Il Direttore dell’Asl di Lecce rassicura il Sindaco Perrone sulla consegna del Linac, l’acceleratore lineare sarà installato entro i tempi previsti. Proseguono gli adempimenti burocratici, a giugno partoni i lavori.

L’ospedale Vito Fazzi si prepara ai lavori di adeguamento del reparto di Radiologia atti all’istallazione dell’acceleratore lineare. Lo strumento di ultima tecnologia che donerà una speranza in più ai malati oncologici sarà installato e consegnato alla città di Lecce entro i tempi previsti. Questa la rassicurazione del Direttore dell’Asl, Giovanni Gorgoni, al Sindaco Perrone.
 
Continua la corsa contro il tempo per l’adempimento burocratico che porterà all’acquisizione dei fondi previsti, circa due milioni e settecento mila euro, che non solo nel Salento, ma in tutto il meridione, daranno ai pazienti affetti da tumore la possibilità di curarsi nella propria regione.
 
L’alternativa altrimenti sarebbe quella di partire verso il nord, fare interminabili e costosi viaggi verso i nosocomi più attrezzati e tecnologicamente avanti.
Evitare i viaggi della speranza e rendere più sofisticate e avanzate le metodologie di cura, questi gli obiettivi prefissi che, a detta del manager dell’Asl Gorgoni, sembrano siano anche attuabili nel Salento e soprattutto nei tempi stabiliti.
 
La società incaricata, l’Elekta Italia, commissionerà la costosa macchina solo quando il progetto definitivo ed esecutivo saranno approvati. L’Asl, fa sapere l’associazione Salute e Salento, rassicura gli enti locali sui tempi per l’assegnazione dei fondi, si prevede infatti che saranno rispettati e entro il 2015 il Vito Fazzi di Lecce sarà dotato di questo potente macchinario, il Linac, che può curare neoplasie superficiali e profonde attraverso il trattamento diretto del ‘bersaglio’.
 
A inizio giugno cominceranno i lavori di ripristino e adeguamento del reparto di Radiologia e gli stessi avranno una durata di sei mesi terminando probabilmente a metà dicembre. E intanto procedono gli adempimenti burocratici per le acquisizioni delle varie autorizzazioni ai Vigili del Fuoco, al Dipartimento di Prevenzione, all’Arpa, al Comune di Lecce e agli altri Enti interessati.
 
In attesa di accogliere il nuovo macchinario si eseguiranno i lavori nel piano interrato, sarà spostato il reparto di Brachicardia, il bunker sarà scavato e sarà costruito un nuovo solaio e pareti idonee. Il tutto avverrà senza intralciare il lavoro del reparto interrato di Radiologia, diretto dal dottore Mario Santantonio che continuerà a erogare le proprie prestazioni senza nessuna difficoltà o interruzione.
 
Nuova tecnologia e nuove speranze per i malati oncologici del Salento che a partire dal prossimo anno, se i tempi saranno rispettati in pieno, potranno usufruire di un nuovo trattamento nella terapia antitumorale.
 



In questo articolo: