“E queste nuvole improvvise? Cosa sono?”, avranno esclamato i leccesi, stamattina presto, davanti allo scenario atmosferico tutt’altro che estivo. O meglio, le temperature afose – con tanto di umidità, onnipresente nel capoluogo salentino – restano sempre e comunque. Eppure, questa alternanza tra cielo grigio e sole lascia intendere che nei prossimi giorni, forse, “Acheronte” potrebbe concedere un po’ di tregua. Stando infatti alle ultime previsioni diramate dalla Protezione Civile (per opera dell’allerta meteo), nel Salento e in Puglia potrebbero sopraggiungere degli acquazzoni. Insoliti, considerando “l’inferno” vissuto a Luglio scorso. La motivazione? Semplice: in serata, a Lecce, la temperatura sarà ancora di 33°C e con l’arrivo del fronte temporalesco risultano possibili alcuni fenomeni estremi.
Il messaggio avvisa che a partire dalla mezzanotte e per le successive 20 ore odierne, il rischio di precipitazioni a carattere temporalesco sussiste anche nella provincia leccese. Ieri, tra l’altro, forti temporali hanno colpito molte località italiane. Regolare cronaca di un’altra giornata molto calda al Sud, picchi di 39°C a Lamezia Terme, 38°C a Palermo, 37°C a Taranto, Cosenza e Trapani. E poi ancora 36°C a Lecce e Cagliari, 35°C a Bari, Catania e Siracusa.
Ieri pomeriggio, ad esempio, si sono formati forti temporali lungo le Marche, la Sila in Calabria e la Puglia sulle Murge. Addirittura, nel brindisino s’è formata una spettacolare shelf cloud, catturando l’attenzione di migliaia di bagnanti sul litorale. Tale termine anglofono – in italiano “supercella” – si riferisce ad un temporale caratterizzato dalla presenza di un “mesociclone”, ovvero di una bassa pressione in rotazione. Nella classificazione dei temporali, tali supercelle costituiscono i tipi meno frequenti, ma anche quelli più potenti e potenzialmente pericolosi.