Il Cinema piange Shelley Duvall, l’immortale Wendy di Shining

La direzione di Stanley Kubrick fu la sua fortuna (e la sua disgrazia) ma servì a consegnarla all’Olimpo dei grandi.

Scompare all’età di 75 anni l’attrice che ci ha regalato una delle interpretazioni più forti e indimenticabili di tutti i tempi nel capolavoro di Stanley Kubrick. E adesso Shelley Duvall vive per sempre

Sembra un assurdo. Com’è possibile che possa morire qualcuno o qualcosa di immortale? Eppure questo accade, accade ai grandi uomini della storia. E accade a Shelley Duvall.
Oggi anche i fantasmi dell’Overlook Hotel staranno piangendo quella meravigliosa attrice che seppe regalare al mondo un personaggio unico e indimenticabile.

La direzione di Stanley Kubrick fu la sua fortuna (e la sua disgrazia) ma servì a consegnarla all’Olimpo dei grandi.

La vediamo ancora salire all’indietro le scale per sottrarsi alla furia omicida del marito, quel Jack Torrence completamente invasato e posseduto dagli spiriti infernali dell’albergo.

La vediamo aggirarsi confusa e attonita per i corridoi tra inquadrature spettacolari e movimenti di macchina che le hanno potenziato il profilo artistico. Bella Shelley, ma di una bellezza diversa, tutta sua, una bellezza bambinesca e grottesca al tempo stesso.
Ha recitato da pari accanto a Jack Nicholson ed è stata la grande fortuna di Shining, che se ancora oggi il più bel film del terrore di tutti i tempi lo deve soprattutto a lei.

Addio Shelley, o Wendy? Adesso non ricordo bene…