L’azione di Putin spinge anche gli stati neutrali ad avvicinarsi alla Nato

È il turno della Finlandia, Stato storicamente neutrale. Autogol dopo autogol, Putin allarga il fronte anti Russia. E la Danimarca indice un referendum per aderire alla Difesa europea.

La preoccupazione si fa sentire lungo i confini orientali di molti Paesi dell’Est europeo, e mentre tantissimi cittadini russi lasciano le proprie città per raggiungere la neutrale Finlandia, lo stato scandinavo sceglie di non essere più neutrale, valutando di aderire alla Nato, e fornendo un valido esempio ad altri stati neutrali, vedi la Svezia.

E nelle ultime ore anche la Danimarca manda un segnale forte, annunciando che terrà un referendum il 1 giugno per unirsi alla cooperazione Ue in materia di difesa.

La premier danese Mette Frederiksen, aggiunge di sostenere “fortemente” la revoca della clausola che vede la Danimarca astenersi dalla partecipazione alle operazioni militari e di difesa dell’Ue. Frederiksen ha anche precisato di voler aumentare il budget della difesa danese al 2% del Pil nei prossimi anni.

Insomma ‘l’operazione militare’ della Russia viene interpretata diversamente da molte democrazie europee, ricacciando Vladimir Putin nelle steppe gelide della civiltà.



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